Simone Weil: la preghiera come attenzione pura

Simone Weil vissuta nella prima metà del Novecento ed educata in una famiglia ebrea assimilata, in cui il passato religioso era divenuto irrilevante, giunge alla preghiera per una via del tutto nuova, personalissima. Sono esperienze concrete, intensamente vissute, quelle attraverso le quali Simone Weil scopre l'importanza dell'orazione e tuttavia il suo approccio alla preghiera ha anche una forte impronta speculativa. Per lei, infatti, la preghiera è pura attenzione rivolta a Dio come Bene assoluto, riflessione sul suo incomprensibile rapporto con la sventura e quindi sui suoi due volti, personale e impersonale. Il suo modo di relazionarsi a Dio nell’orazione va compreso dunque a partire da alcuni concetti fondamentali del pensiero weiliano: l'attenzione, la lettura e il nesso tra necessità e bene.