Franz Brentano scrisse che «oltre al termine ‘essere’» per Aristotele «anche il termine ‘vero’ è un termine polivoco, che viene usato di volta in volta in modo omonimo», cioè in riferimento ad un unico significato. Ma qual è quell’unico significato in riferimento al quale per Aristotele si dice il ‘vero’? Ripercorrendo secolari misinterpretazioni, questo libro cerca di recuperare un significato più autentico della nozione di verità in Aristotele e rivaluta estensivamente la sua dialettica comparativa, facendo così tornare in luce la multivocità dell’essere aristotelico e la monovalenza dell’aletheia che lo esprime.

Verità e comparazione in Aristotele

Matteo Cosci
2014-01-01

Abstract

Franz Brentano scrisse che «oltre al termine ‘essere’» per Aristotele «anche il termine ‘vero’ è un termine polivoco, che viene usato di volta in volta in modo omonimo», cioè in riferimento ad un unico significato. Ma qual è quell’unico significato in riferimento al quale per Aristotele si dice il ‘vero’? Ripercorrendo secolari misinterpretazioni, questo libro cerca di recuperare un significato più autentico della nozione di verità in Aristotele e rivaluta estensivamente la sua dialettica comparativa, facendo così tornare in luce la multivocità dell’essere aristotelico e la monovalenza dell’aletheia che lo esprime.
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