Tra il Medioevo e il Rinascimento, la tradizione letteraria italiana offre svariati esempi di raccolte di novelle, divenute spesso nel corso del tempo un punto di riferimento per gli scrittori che nel resto d’Europa si sono dedicati a questo genere. A fornire, direttamente o indirettamente, significative informazioni sui progetti letterari e sulla poetica dei diversi autori sono sia i paratesti (dediche, lettere al lettore, introduzioni, conclusioni) sia la cornice, ossia la “zona” dell’opera dedicata alle vicende dei novellatori. Proprio sui paratesti e sulle cornici si concentra questo libro. La prima parte analizza come, da Boccaccio ai novellieri medievali e rinascimentali italiani, essi siano stati sfruttati per raggiungere molteplici scopi, dalla definizione del pubblico ideale all’illustrazione del rapporto con le fonti, fino alla spiegazione delle finalità della scrittura novellistica. La seconda parte indaga, invece, il fenomeno della ricezione dei novellieri italiani nell’Inghilterra elisabettiana e giacomiana, profondamente influenzata dalla letteratura e dalla cultura della nostra penisola: ricorrendo agli indizi rinvenibili nei paratesti e nelle cornici delle raccolte di novelle inglesi, si esaminano i debiti e le forme di rielaborazione dei modelli italiani, facendo così luce su un rapporto, quello tra novellistica italiana e anglosassone, ancora poco indagato.

Novelle, paratesti e cornici. Novellieri italiani e inglesi tra Medioevo e Rinascimento

PALMA FLAVIA
2019-01-01

Abstract

Tra il Medioevo e il Rinascimento, la tradizione letteraria italiana offre svariati esempi di raccolte di novelle, divenute spesso nel corso del tempo un punto di riferimento per gli scrittori che nel resto d’Europa si sono dedicati a questo genere. A fornire, direttamente o indirettamente, significative informazioni sui progetti letterari e sulla poetica dei diversi autori sono sia i paratesti (dediche, lettere al lettore, introduzioni, conclusioni) sia la cornice, ossia la “zona” dell’opera dedicata alle vicende dei novellatori. Proprio sui paratesti e sulle cornici si concentra questo libro. La prima parte analizza come, da Boccaccio ai novellieri medievali e rinascimentali italiani, essi siano stati sfruttati per raggiungere molteplici scopi, dalla definizione del pubblico ideale all’illustrazione del rapporto con le fonti, fino alla spiegazione delle finalità della scrittura novellistica. La seconda parte indaga, invece, il fenomeno della ricezione dei novellieri italiani nell’Inghilterra elisabettiana e giacomiana, profondamente influenzata dalla letteratura e dalla cultura della nostra penisola: ricorrendo agli indizi rinvenibili nei paratesti e nelle cornici delle raccolte di novelle inglesi, si esaminano i debiti e le forme di rielaborazione dei modelli italiani, facendo così luce su un rapporto, quello tra novellistica italiana e anglosassone, ancora poco indagato.
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