«Studi pucciniani», 6

«Studi pucciniani» 6 reaffirms its vocation for interdisciplinarity, fundamental in an era of epochal changes such as the fin de siècle, where Puccini worked. If the musicologist Federico Fornoni investigates the relationship that the theater of the Lucca composer establishes with beauty in the contemporary social context, the historian Gerardo Tocchini throws a very new light on the case of Tosca, an authentic 'political' work. The word then returns to the musicologists: Kunio Hara captures similarities in the figure of the unloader, between Puccini della Bohème and Tabarro, Francesco Fontanelli moves on different fronts (literature, painting and music), confirming the French roots of the first panel of the Triptych, that flies far above the contemporary aesthetic currents. The art historian Daniele Galleni then focuses on the imagination of the set designer Galileo Chini who, struggling with Gianni Schicchi, enhances the medieval and Renaissance Florentine artistic culture. He closes the updated chronology of Puccini's works directed by Toscanini proposed by Mauro Balestrazzi, journalist and writer, who introduces it by considering various aspects of their friendship, then providing important data to better understand the reception of Puccini's melodramas in the world.

«Studi pucciniani» 6 ribadisce la sua vocazione all’interdisciplinarità, fondamentale in un’era di cambiamenti epocali come la fin de siècle, dove operò Puccini. Se il musicologo Federico Fornoni indaga sul rapporto che il teatro del compositore lucchese instaura con la bellezza nel contesto sociale coevo, lo storico Gerardo Tocchini getta luce nuovissima sul caso di Tosca, autentica opera ‘politica’. La parola torna poi ai musicologi: Kunio Hara coglie assonanze nella figura dello scaricatore, fra il Puccini della Bohème e del Tabarro, Francesco Fontanelli si muove su diversi fronti (letteratura, pittura e musica), avvalorando le radici francesi del primo pannello del Trittico, che vola molto al di sopra delle correnti estetiche contemporanee. Lo storico dell’arte Daniele Galleni mette poi a fuoco la fantasia dello scenografo Galileo Chini che, alle prese con Gianni Schicchi, valorizza la cultura artistica fiorentina medievale e rinascimentale. Chiude la cronologia aggiornata delle opere di Puccini dirette da Toscanini proposta da Mauro Balestrazzi, giornalista e scrittore, che la introduce considerando vari aspetti della loro amicizia, fornendo poi dati importanti per comprendere meglio la ricezione dei melodrammi pucciniani nel mondo.