Perdite e stato di liminalità: un'autoetnografia tra precarietà riproduttiva e precarietà lavorativa

Questo articolo si propone come una riflessione sulla congiuntura tra la precarietà riproduttiva che caratterizza l’evento perdita in gravidanza e la precarietà lavorativa, condizione che sempre più spesso identifica il profilo sociale delle donne1 in età riproduttiva in Italia (Barbieri e Scherer 2009; Bertolini 2012; Murgia, Poggio e Torchio 2012), aggravandosi ulteriormente negli anni successivi alla crisi del 2008 (Verashchagina e Capparucci 2014). La precarietà lavorativa si va ad inserire nel contesto della governance pronatalista italiana (Sanità 2016) che è stata letta (Krause and Marchesi 2007) in linea di continuità con le politiche pronataliste mussoliniane, come ‘viagra sociale’ nel tentativo di rimediare o oscurare le falle sociali, identitarie e politiche nazionali.