Production of direct object clitic pronouns by Italian children with different acquisition modes

Production of 3rd person singular direct object clitic pronouns (DOcl) among Italian children is a clinical marker of Specific Language Impairment (SLI) but is also problematic in several other conditions of atypical development. We here compare the production of DOcl by Italian dyslexic children with/without SLI (Cardinaletti & Casani 2019; Casani 2020) with new data elicited by children with borderline intellectual functioning (IQ) and bilinguals. The omission of DOcl confirms to be a good clinical marker of SLI even in small samples provided that a fine-grained response analysis is conducted. Both children with borderline IQ and bilinguals produce significantly fewer target clitics than age-matched controls. Different levels of avoiding strategies emerge by children with different acquisition modes.

La produzione dei pronomi clitici diretti di terza persona singolare (DOcl) fra i bambini italiani è un marcatore clinico di Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL), ma si rivela problematica anche in una serie di altre condizioni di sviluppo atipico. Questo studio compara la produzione dei DOcl da parte di bambini dislessici italiani con e senza DSL (Cardinaletti & Casani 2019; Casani 2020) con nuovi dati elicitati da bambini con funzionamento cognitivo limite e bilingui. L’omissione dei DOcl si conferma un buon marcatore di DSL anche in campioni ridotti, a condizione che si conduca un’accurata analisi delle risposte. Sia i bambini con funzionamento intellettivo limite sia i bilingui producono proporzioni di clitici target significativamente inferiori rispetto ai rispettivi controlli abbinati per età. Strategie di evitamento diverse emergono da parte di bambini con differenti modalità d’acquisizione.