Nel 1837 veniva pubblicata, postuma, la Teoria della flogosi: il libro racchiudeva «quarant’anni» di studi e ricerche, come avvisava lo stesso Giovanni Rasori nella prefazione. Quei quattro decenni erano stati un periodo intenso, durante il quale Rasori aveva recitato molti ruoli: medico, giornalista, docente universitario e rettore, soldato, politico di ispirazione giacobina, congiurato antiaustriaco, prigioniero romantico. Presso la Biblioteca del Collegio Ghislieri di Pavia, del quale Rasori fu rettore, è conservata una copia della Teoria. In esergo, manoscritto, compare il seguente giudizio anonimo: «… se mai foss’altro certi autori moderni potrebbero da Rasori imparare come si debba scrivere». In effetti, nei tanti e diversi ruoli che Rasori ricoprì c’è un elemento che resta costante: la sua ferma volontà e grande capacità di comunicare. Rasori, fin da giovane medico che si sta specializzando a Pavia appena dopo la precoce laurea parmense, sentiva la necessità di condividere idee e scoperte al di fuori dei ristretti circoli accademici. Queste pagine, pertanto, cercheranno di tratteggiare uno schizzo del Rasori comunicatore, tra Pavia e Milano, nel convincimento che la vicenda del medico parmense rappresenti un interessante case study nella ricostruzione delle reti comunicative e dell’intersezione tra saperi in età moderna.

Comunicazione, politica e medicina in Giovanni Rasori: una scienza della parola

Giulia Delogu
2020-01-01

Abstract

Nel 1837 veniva pubblicata, postuma, la Teoria della flogosi: il libro racchiudeva «quarant’anni» di studi e ricerche, come avvisava lo stesso Giovanni Rasori nella prefazione. Quei quattro decenni erano stati un periodo intenso, durante il quale Rasori aveva recitato molti ruoli: medico, giornalista, docente universitario e rettore, soldato, politico di ispirazione giacobina, congiurato antiaustriaco, prigioniero romantico. Presso la Biblioteca del Collegio Ghislieri di Pavia, del quale Rasori fu rettore, è conservata una copia della Teoria. In esergo, manoscritto, compare il seguente giudizio anonimo: «… se mai foss’altro certi autori moderni potrebbero da Rasori imparare come si debba scrivere». In effetti, nei tanti e diversi ruoli che Rasori ricoprì c’è un elemento che resta costante: la sua ferma volontà e grande capacità di comunicare. Rasori, fin da giovane medico che si sta specializzando a Pavia appena dopo la precoce laurea parmense, sentiva la necessità di condividere idee e scoperte al di fuori dei ristretti circoli accademici. Queste pagine, pertanto, cercheranno di tratteggiare uno schizzo del Rasori comunicatore, tra Pavia e Milano, nel convincimento che la vicenda del medico parmense rappresenti un interessante case study nella ricostruzione delle reti comunicative e dell’intersezione tra saperi in età moderna.
2020
SETTE E OTTOCENTO A PAVIA: LE RADICI DELLA MODERNITÀ (1764-1815)
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