Dagli anni '90 nel panorama della glottodidattica è apparso un nuovo ramo di ricerca finalizzato all'elaborazione di una nuova metodologia nell'apprendimento e insegnamento delle lingue, l'Intercomprensione. Tale metodologia intende rispondere alle esigenze europee di un cittadino plurilingue e vede coesistere nello stesso tempo sia una situazione di comunicazione in cui ognuno si esprime nella propria lingua e comprende l'altro e sia un metodo d'insegnamento il cui obiettivo glottodidattico è quello di imparare solo a comprendere per poter intercomunicare. Per imparare di più e più velocemente, si sfruttano le somiglianze tra lingue vicine e di origine comune, come ad esempio le lingue romanze. Questa metodologia offre allo studente la possibilità di cimentarsi con più lingue romanze nello stesso tempo e gli consente di raggiungere in poche ore il livello B1 della comprensione scritta e quasi altrettanto lo stesso livello nella comprensione orale. Permane la difficoltà di promuovere tali corsi presso i Centri Linguistici di Ateneo (C.L.A.), poiché non sempre è possibile in una locandina spiegare adeguatamente gli obiettivi e i principi scientifici che stanno alla base del corso di Intercomprensione. In tal senso è stato sperimentato a Venezia che cambiare semplicemente il nome della proposta da “Intercomprensione” a “Corso multilingue” è stato sufficiente per incrementare l’interesse e le iscrizioni. In questo intervento verrà spiegato in che cosa consiste la novità dell'Intercomprensione, come sono articolati i corsi offerti dal C.L.A. di Venezia, con quali obiettivi e quali risultati, al fine di promuovere e immaginare una sperimentazione nazionale in questo ambito.
Intercomprensione o corso multilingue? Quale titolo per un nuovo approccio alle lingue e al multilinguismo?
Begotti Paola
2015-01-01
Abstract
Dagli anni '90 nel panorama della glottodidattica è apparso un nuovo ramo di ricerca finalizzato all'elaborazione di una nuova metodologia nell'apprendimento e insegnamento delle lingue, l'Intercomprensione. Tale metodologia intende rispondere alle esigenze europee di un cittadino plurilingue e vede coesistere nello stesso tempo sia una situazione di comunicazione in cui ognuno si esprime nella propria lingua e comprende l'altro e sia un metodo d'insegnamento il cui obiettivo glottodidattico è quello di imparare solo a comprendere per poter intercomunicare. Per imparare di più e più velocemente, si sfruttano le somiglianze tra lingue vicine e di origine comune, come ad esempio le lingue romanze. Questa metodologia offre allo studente la possibilità di cimentarsi con più lingue romanze nello stesso tempo e gli consente di raggiungere in poche ore il livello B1 della comprensione scritta e quasi altrettanto lo stesso livello nella comprensione orale. Permane la difficoltà di promuovere tali corsi presso i Centri Linguistici di Ateneo (C.L.A.), poiché non sempre è possibile in una locandina spiegare adeguatamente gli obiettivi e i principi scientifici che stanno alla base del corso di Intercomprensione. In tal senso è stato sperimentato a Venezia che cambiare semplicemente il nome della proposta da “Intercomprensione” a “Corso multilingue” è stato sufficiente per incrementare l’interesse e le iscrizioni. In questo intervento verrà spiegato in che cosa consiste la novità dell'Intercomprensione, come sono articolati i corsi offerti dal C.L.A. di Venezia, con quali obiettivi e quali risultati, al fine di promuovere e immaginare una sperimentazione nazionale in questo ambito.File | Dimensione | Formato | |
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