Secondo la tesi di Ernesto Laclau, il rapporto fra capitale e forza-lavoro sarebbe oggettivamente non antagonistico. Se una contraddizione si viene a costituire tra capitale e forza-lavoro, questa dovrà la sua origine a rapporti sociali extra-produttivi e soprattutto a un investimento di carattere politico. Ma il concetto di “forza-lavoro” è davvero così impotente socialmente e politicamente? Oppure il ragionamento di Marx, nella sua critica dell'economia politica, si muove precisamente lungo la direzione opposta? La nostra tesi è che per comprenderlo occorra misurarsi più attentamente con le articolazioni più fini del concetto di “forza-lavoro”, specie là dove, come nei Grundrisse, esso viene associato a quello di “soggettività”. Dall'analisi di tali concetti risulterà che il rapporto fra capitale e forza-lavoro ha bisogno, per costituirsi, di separare le sue determinatezze, deve cioè ospitare il non-rapporto, generando le condizioni di possibilità del conflitto, o, nel linguaggio di Laclau, dell'antagonismo.
Autori: | Giorgio Cesarale (Corresponding) |
Data di pubblicazione: | 2020 |
Titolo: | Soggetto automatico vs. soggettività: il rapporto di capitale e le condizioni dell’antagonismo |
Titolo del libro: | Marx e la critica del presente |
Appare nelle tipologie: | 3.1 Articolo su libro |
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