Il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER) ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo di un metalinguaggio trasversale ai diversi settori educativi e nella promozione di una riflessione sulle pratiche di educazione linguistica. Tuttavia i suoi livelli di competenza, sebbene calibrati attraverso procedure abbastanza elaborate, non si basano sull’analisi della L2, bensì su giudizi espressi dai professionisti delle lingue, così da riflettere le categorie, le percezioni e le convenzioni condivise dagli esperti più che la lingua reale degli apprendenti. Questo studio intende fornire un contributo alla validazione dei descrittori di competenza elementari e intermedi del QCER. Quattrocento produzioni scritte di apprendenti di italiano L2/LS dal livello A1 al livello B2 del QCER sono state analizzate nel quadro della Computer-aided Error Analysis con l’obiettivo di descrivere empiricamente la competenza morfosintattica per ciascun livello. I testi, tratti dal corpus Merlin (Technische Universität Dresden, Eberhard Karls Universität Tübingen, EURAC Bolzano, Charles University Prague), sono stati elicitati attraverso test standardizzati (TELC Frankfurt), valutati, trascritti e annotati da un team di specialisti. Si evidenzia un picco di errori fra il livello di sopravvivenza e il livello soglia, concentrati in particolare sulla morfologia nominale, i quali tendono progressivamente a diminuire man mano che le interlingue evolvono verso l’autonomia. I risultati, corredati da esempi e sintetizzati in griglie ispirate ai criteri di formulazione positiva, sinteticità e trasparenza del QCER, si propongono come una possibile risposta al Consiglio d’Europa, che promuove lo sviluppo di strumenti di supporto al QCER per la profilazione dei livelli di competenza nelle diverse lingue comunitarie.
Valutare la competenza morfosintattica in italiano L2. Una validazione corpus-based dei livelli del QCER
Emanuele Casani
2020-01-01
Abstract
Il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER) ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo di un metalinguaggio trasversale ai diversi settori educativi e nella promozione di una riflessione sulle pratiche di educazione linguistica. Tuttavia i suoi livelli di competenza, sebbene calibrati attraverso procedure abbastanza elaborate, non si basano sull’analisi della L2, bensì su giudizi espressi dai professionisti delle lingue, così da riflettere le categorie, le percezioni e le convenzioni condivise dagli esperti più che la lingua reale degli apprendenti. Questo studio intende fornire un contributo alla validazione dei descrittori di competenza elementari e intermedi del QCER. Quattrocento produzioni scritte di apprendenti di italiano L2/LS dal livello A1 al livello B2 del QCER sono state analizzate nel quadro della Computer-aided Error Analysis con l’obiettivo di descrivere empiricamente la competenza morfosintattica per ciascun livello. I testi, tratti dal corpus Merlin (Technische Universität Dresden, Eberhard Karls Universität Tübingen, EURAC Bolzano, Charles University Prague), sono stati elicitati attraverso test standardizzati (TELC Frankfurt), valutati, trascritti e annotati da un team di specialisti. Si evidenzia un picco di errori fra il livello di sopravvivenza e il livello soglia, concentrati in particolare sulla morfologia nominale, i quali tendono progressivamente a diminuire man mano che le interlingue evolvono verso l’autonomia. I risultati, corredati da esempi e sintetizzati in griglie ispirate ai criteri di formulazione positiva, sinteticità e trasparenza del QCER, si propongono come una possibile risposta al Consiglio d’Europa, che promuove lo sviluppo di strumenti di supporto al QCER per la profilazione dei livelli di competenza nelle diverse lingue comunitarie.File | Dimensione | Formato | |
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