A quasi cinquanta anni dalla sua fondazione, la Missione Archeologica Italiana in Sudan – Jebel Barkal raccoglie, in un evento espositivo che si muove tra Roma (sede universitaria della prima direzione della Missione) e Venezia (sede universitaria dell'attuale direzione), reperti che lasciano il Sudan per la prima volta e che provengono dallo scavo dell'antica città di Napata. Pur nella loro fragilità e frammentarietà, questi materiali sono ancora in grado di fornire – grazie anche a un corredo di testi, immagini e ricostruzioni grafiche prodotto dagli archeologi della Missione – un quadro quanto più esauriente possibile dell'area cerimoniale di epoca meroitica, fiorita ai piedi del Jebel Barkal intorno al I sec. d.C. La mostra Il Leone e la Montagna accompagnerà il visitatore alla scoperta di un mondo ancora poco noto e di una cultura che fa da ponte tra Africa, Egitto e Mediterraneo.
Il leone e la montagna. Scavi italiani in Sudan. Ediz. a colori
EMANUELE CIAMPINI
;FRANCESCA IANNARILLI
2019-01-01
Abstract
A quasi cinquanta anni dalla sua fondazione, la Missione Archeologica Italiana in Sudan – Jebel Barkal raccoglie, in un evento espositivo che si muove tra Roma (sede universitaria della prima direzione della Missione) e Venezia (sede universitaria dell'attuale direzione), reperti che lasciano il Sudan per la prima volta e che provengono dallo scavo dell'antica città di Napata. Pur nella loro fragilità e frammentarietà, questi materiali sono ancora in grado di fornire – grazie anche a un corredo di testi, immagini e ricostruzioni grafiche prodotto dagli archeologi della Missione – un quadro quanto più esauriente possibile dell'area cerimoniale di epoca meroitica, fiorita ai piedi del Jebel Barkal intorno al I sec. d.C. La mostra Il Leone e la Montagna accompagnerà il visitatore alla scoperta di un mondo ancora poco noto e di una cultura che fa da ponte tra Africa, Egitto e Mediterraneo.I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.