Il 10 novembre 1975 Italia e Jugoslavia conclusero nella città di Osimo, nei pressi di Ancona, un accordo che pose termine alla questione di confine tra i due paesi, rimasta irrisolta in seguito alla conclusione del secondo conflitto mondiale. Ad oggi, la storiografia ha emesso giudizi contrastanti sul significato storico di tale intesa. Tali interpretazioni oscillano tra una visione fortemente negativa, che caratterizza gli accordi di Osimo come un ingiustificato sacrificio della zona B del Territorio libero di Trieste, e un giudizio positivo, secondo il quale essi avrebbero sancito un'amicizia reale, basata sullo spirito della distensione europea e sulla necessità di garantire la stabilità della federazione jugoslava. Il presente volume offre una nuova interpretazione della vicenda, evidenziando un parallelismo tra Italia e Jugoslavia, le cui leadership - nonostante la diversità di allineamento internazionale, sistema di governo e livello di sviluppo economico - si rispecchiarono in un comune sentimento di incertezza interna, alimentato, e non attenuato, dalla peculiare evoluzione della distensione nel bacino mediterraneo. Tale precarietà sarebbe stata il fattore trainante della convergenza sancita a Osimo nel novembre del 1975. Basato su fonti d'archivio italiane, jugoslave, francesi e inglesi, il volume ripercorre la parabola negoziale che condusse alla conclusione della disputa di confine, privilegiando il nesso tra politica interna e dinamiche internazionali.

La Strada per Osimo: Italia e Jugoslavia allo Specchio (1965-1975)

Benedetto Zaccaria
2018-01-01

Abstract

Il 10 novembre 1975 Italia e Jugoslavia conclusero nella città di Osimo, nei pressi di Ancona, un accordo che pose termine alla questione di confine tra i due paesi, rimasta irrisolta in seguito alla conclusione del secondo conflitto mondiale. Ad oggi, la storiografia ha emesso giudizi contrastanti sul significato storico di tale intesa. Tali interpretazioni oscillano tra una visione fortemente negativa, che caratterizza gli accordi di Osimo come un ingiustificato sacrificio della zona B del Territorio libero di Trieste, e un giudizio positivo, secondo il quale essi avrebbero sancito un'amicizia reale, basata sullo spirito della distensione europea e sulla necessità di garantire la stabilità della federazione jugoslava. Il presente volume offre una nuova interpretazione della vicenda, evidenziando un parallelismo tra Italia e Jugoslavia, le cui leadership - nonostante la diversità di allineamento internazionale, sistema di governo e livello di sviluppo economico - si rispecchiarono in un comune sentimento di incertezza interna, alimentato, e non attenuato, dalla peculiare evoluzione della distensione nel bacino mediterraneo. Tale precarietà sarebbe stata il fattore trainante della convergenza sancita a Osimo nel novembre del 1975. Basato su fonti d'archivio italiane, jugoslave, francesi e inglesi, il volume ripercorre la parabola negoziale che condusse alla conclusione della disputa di confine, privilegiando il nesso tra politica interna e dinamiche internazionali.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10278/3716875
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact