I finanziamenti europei alla ricerca pongono oggi una serie di sfide organizzative e richiedono strumenti appropriati di gestione dell’informazione. Servizi di supporto alla ricerca sono stati attivati negli atenei, dove sono presenti al 90% come Uffici Ricerca, e negli enti pubblici di Ricerca, spesso strutturati come Uffici Relazioni Internazionali. Una recente indagine del Convegno permanente dei Direttori Amministrativi e Dirigenti delle Università Italiane – CODAU identifica come attività ritenute dal personale della ricerca a maggiore valore aggiunto e più innovative proprio quelle che concorrono al supporto all’intero ciclo di vita del progetto. Il supporto alla ricerca risulta quindi “un’importante area di integrazione di culture diverse - scientifiche, giuridico/amministrative, economico/gestionali, di marketing, ecc. - e un banco di prova di nuove linee di management e di nuovi approcci gestionali” [Bardi and Schiavone, 2008; Croatto, 2009]. La legge 168 del 1989, nel riconoscere l’autonomia finanziaria e contabile degli atenei, e il processo di valutazione della ricerca (VTR 2001-2003 e VQR 2004-2010) hanno rappresentato due grandi input per la definizione di piattaforme che si spostassero dal piano strettamente amministrativo a quello più informativo. L’integrazione dei sistemi informativi e gestionali è divenuta una necessità e un obiettivo chiaro per molti atenei ed enti pubblici di ricerca. Si sono venuti così a creare applicativi di gestione che siano di supporto all’intero ciclo di vita del progetto. La richiesta da parte della Commissione Europea di tracciare il tempo produttivo dei professori attraverso un time sheet integrato, ad esempio, ha portato in alcuni casi all’integrazione degli applicativi che gestiscono la didattica con quelli dedicati ai progetti di ricerca. Allo stesso modo la richiesta di attribuire a uno specifico progetto le pubblicazioni che ne scaturiscono ha fatto nascere l’esigenza di integrare l’anagrafe delle pubblicazioni e gli applicativi di gestione progetti. Si sono, quindi, diffusi repository istituzionali di pubblicazioni e i CRIS - Current Research Information System, per l’“Anagrafe della ricerca”. Il presente lavoro illustra alcune considerazioni tratte dallo stato dell’arte e presenta i risultati di un’indagine realizzata ad hoc presso atenei ed enti di ricerca in Italia, sugli assetti organizzativi per la promozione e la gestione dei progetti europei nonché sulle caratteristiche dei sistemi informativi a supporto del ciclo di vita del progetto.
I finanziamenti europei alla ricerca in università e enti pubblici di ricerca: aspetti organizzativi e informativi per il supporto al ciclo di vita del progetto
Pellizzon Dario
;
2013-01-01
Abstract
I finanziamenti europei alla ricerca pongono oggi una serie di sfide organizzative e richiedono strumenti appropriati di gestione dell’informazione. Servizi di supporto alla ricerca sono stati attivati negli atenei, dove sono presenti al 90% come Uffici Ricerca, e negli enti pubblici di Ricerca, spesso strutturati come Uffici Relazioni Internazionali. Una recente indagine del Convegno permanente dei Direttori Amministrativi e Dirigenti delle Università Italiane – CODAU identifica come attività ritenute dal personale della ricerca a maggiore valore aggiunto e più innovative proprio quelle che concorrono al supporto all’intero ciclo di vita del progetto. Il supporto alla ricerca risulta quindi “un’importante area di integrazione di culture diverse - scientifiche, giuridico/amministrative, economico/gestionali, di marketing, ecc. - e un banco di prova di nuove linee di management e di nuovi approcci gestionali” [Bardi and Schiavone, 2008; Croatto, 2009]. La legge 168 del 1989, nel riconoscere l’autonomia finanziaria e contabile degli atenei, e il processo di valutazione della ricerca (VTR 2001-2003 e VQR 2004-2010) hanno rappresentato due grandi input per la definizione di piattaforme che si spostassero dal piano strettamente amministrativo a quello più informativo. L’integrazione dei sistemi informativi e gestionali è divenuta una necessità e un obiettivo chiaro per molti atenei ed enti pubblici di ricerca. Si sono venuti così a creare applicativi di gestione che siano di supporto all’intero ciclo di vita del progetto. La richiesta da parte della Commissione Europea di tracciare il tempo produttivo dei professori attraverso un time sheet integrato, ad esempio, ha portato in alcuni casi all’integrazione degli applicativi che gestiscono la didattica con quelli dedicati ai progetti di ricerca. Allo stesso modo la richiesta di attribuire a uno specifico progetto le pubblicazioni che ne scaturiscono ha fatto nascere l’esigenza di integrare l’anagrafe delle pubblicazioni e gli applicativi di gestione progetti. Si sono, quindi, diffusi repository istituzionali di pubblicazioni e i CRIS - Current Research Information System, per l’“Anagrafe della ricerca”. Il presente lavoro illustra alcune considerazioni tratte dallo stato dell’arte e presenta i risultati di un’indagine realizzata ad hoc presso atenei ed enti di ricerca in Italia, sugli assetti organizzativi per la promozione e la gestione dei progetti europei nonché sulle caratteristiche dei sistemi informativi a supporto del ciclo di vita del progetto.File | Dimensione | Formato | |
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