Tra i generi testuali più importanti nell’ambito della comunicazione turistica si colloca certamente la guida, un particolarissimo e fortunato manuale che, benché di origine relativamente recente, appare oggi uno strumento irrinunciabile per il viaggiatore, caratterizzato stabilmente da scopi consolidati – ancorché multipli – e da caratteristiche semiotiche, testuali e linguistiche che, pur nella variazione percepibile non solo nella dimensione diacronica, presentano tratti costitutivi comuni e riconoscibili. La nascita della guida è stata sovente collegata al declino di un genere pre-esistente, il diario di viaggio, sottolineando da un lato l’evoluzione storico-sociale che ha investito il dominio d’uso dei testi qui considerati, dall’altro gli slittamenti della diaristica verso l’ambito sempre più decisamente marcato del testo letterario. Il saggio si concentra su questa problematica, attraverso l’esame puntuale delle caratteristiche testuali proprie dei due generi, con particolare attenzione per le strutture enunciative. Dall’analisi di brani tratti da celebri diari d’autore emerge con chiarezza la dimensione storico-narrativa propria di quei testi, nei quali tuttavia si insinuano parti di “discorso” (nel senso di Benveniste), con evidenti mutamenti in primo luogo nelle categorie della persona e del tempo verbale, che anticipano le strutture proprie della guida

Dall'Illic et tunc all'eterno presente: trasformazione delle strutture enunciative per la nascita del nuovo genere testuale

Santulli, Francesca
2010-01-01

Abstract

Tra i generi testuali più importanti nell’ambito della comunicazione turistica si colloca certamente la guida, un particolarissimo e fortunato manuale che, benché di origine relativamente recente, appare oggi uno strumento irrinunciabile per il viaggiatore, caratterizzato stabilmente da scopi consolidati – ancorché multipli – e da caratteristiche semiotiche, testuali e linguistiche che, pur nella variazione percepibile non solo nella dimensione diacronica, presentano tratti costitutivi comuni e riconoscibili. La nascita della guida è stata sovente collegata al declino di un genere pre-esistente, il diario di viaggio, sottolineando da un lato l’evoluzione storico-sociale che ha investito il dominio d’uso dei testi qui considerati, dall’altro gli slittamenti della diaristica verso l’ambito sempre più decisamente marcato del testo letterario. Il saggio si concentra su questa problematica, attraverso l’esame puntuale delle caratteristiche testuali proprie dei due generi, con particolare attenzione per le strutture enunciative. Dall’analisi di brani tratti da celebri diari d’autore emerge con chiarezza la dimensione storico-narrativa propria di quei testi, nei quali tuttavia si insinuano parti di “discorso” (nel senso di Benveniste), con evidenti mutamenti in primo luogo nelle categorie della persona e del tempo verbale, che anticipano le strutture proprie della guida
2010
Viaggiare con la parola
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