PREMESSA a cura di Anna Maria Cicero e di Gaia Checcucci La Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE e il suo Decreto di recepimento, parte terza del DLgs 152/2006, prevedono un sistema di classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici superficiali basato sull’utilizzo di Elementi di Qualità Biologica (EQB), tra i quali, per le acque di transizione transizione, la Fauna ittica. Il contesto normativo vigente ha dunque riconosciuto come l’analisi delle comunità ittiche contribuisca, insieme alla valutazione degli altri Elementi di Qualità Biologica (fitoplancton, macroinvertebrati bentonici e flora acquatica), nonché della valutazione dello stato chimico, alla definizione dello stato dei corpi idrici di transizione. La Commissione europea ha promosso una Strategia Comune di Attuazione per facilitare il recepimento della Direttiva 2000/60/CE e supportare gli Stati membri in un’attuazione coerente e armonizzata della Direttiva stessa. L’obiettivo principale è quello di creare linee metodologiche comuni ai vari Paesi per l’interpretazione e l’applicazione delle disposizioni comunitarie. Nel contesto di tale strategia è stato effettuato l’esercizio di intercalibrazione, così come richiesto al punto 1.4.1 dell’Allegato V della Direttiva 2000/60/CE, volto a garantire che la valutazione di “buono” stato dei diversi metodi di classificazione ecologica degli Stati membri corrisponda a livelli simili di pressione antropica. Questo esercizio presupponeva la comparazione e l’armonizzazione dei valori di classificazione, definiti dagli Stati membri sulla base dei metodi, indicatori e indici proposti, per ogni EQB, da ciascuno Stato membro. La comparazione si è realizzata attraverso degli esercizi di intercalibrazione, condotti per le differenti categorie di corpi idrici superficiali (fiumi, laghi, acque di transizione e acque marinocostiere), tenendo conto delle specifiche tipologie ad essi attribuite e delle Eco-regioni di appartenenza riportate in allegato XI alla Direttiva 2000/60/CE. Gli Stati membri hanno dunque partecipato all’intercalibrazione in Gruppi costituiti in relazione alla specifica Eco-regione (GIG - Gruppi di Intercalibrazione Geografici): Nord Est Atlantica; Mar Baltico; Mar Nero e Mar Mediterraneo. L’Italia ha partecipato, per le acque di transizione, al GIG Mediterraneo (Med GIG), i cui lavori sono stati coordinati da ISPRA. Per l’EQB Fauna ittica, l’Italia ha partecipato ai lavori nella categoria acque di transizione - macro raggruppamento delle lagune costiere, che ha coinvolto gli esperti di Italia, Francia e Grecia, ovvero degli Stati membri che condividono, per l’Eco-regione Mediterranea, la tipologia delle lagune costiere. A motivo della disparità esistente tra i metodi di valutazione della Fauna ittica sviluppati dagli Stati membri, l’esercizio non ha consentito, ad oggi, di raggiungere una intercalibrazione fra i Metodi proposti. Per corrispondere agli obblighi della Direttiva, l’Italia ha comunque sviluppato e proposto l’indice Habitat Fish Bio-Indicator (HFBI), validato sul data set nazionale e sensibile alle pressioni più significative che insistono sulle lagune costiere. La Commissione europea ha ritenuto che l’indice HFBI avesse i requisiti per essere incluso nella terza Decisione Comunitaria, di prossima pubblicazione, quale metodo italiano di classificazione dell’EQB Fauna ittica per le lagune costiere. L’Indice HFBI, sviluppato dall’Università di Venezia e validato grazie alla collaborazione della Università di Venezia con il Sistema SNPA (ISPRA e ARPA Toscana, Sardegna, Puglia e Friuli Venezia Giulia), ha dunque consentito all’Italia di completare con successo il percorso di definizione del Metodo di classificazione nazionale, rispondendo agli obblighi comunitari. La realizzazione di questo Manuale, che rappresenta il frutto della collaborazione del Sistema SNPA con il mondo accademico e con realtà imprenditoriali legate alla ricerca nel campo ambientale, come Laguna Project s.n.c., ha dunque lo scopo di fornire uno strumento utile al SNPA nelle attività di monitoraggio e classificazione delle lagune costiere nazionali attraverso l’EQB Fauna ittica. Il Manuale spiega il funzionamento dell’Indice; fornisce le schede per il riconoscimento tassonomico delle specie ittiche più rappresentative delle lagune costiere italiane e, per ciascuna specie, fornisce elementi utili per una corretta applicazione dell’Indice. Anna Maria Cicero (Dirigente Centro Nazionale per la rete nazionale dei laboratori) ISPRA Gaia Checcucci (Direttore Generale per la Salvaguardia del territorio e delle acque) Ministero dell’ambiente del territorio e della tutela del mare

Manuale per la classificazione dell’Elemento di Qualità Biologica “Fauna Ittica” nelle lagune costiere italiane - Applicazione dell’indice nazionale HFBI (Habitat Fish Bio-Indicator) ai sensi del D.Lgs 152/2006.

Matteo Zucchetta
Writing – Original Draft Preparation
;
Piero Franzoi
Writing – Review & Editing
2017-01-01

Abstract

PREMESSA a cura di Anna Maria Cicero e di Gaia Checcucci La Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE e il suo Decreto di recepimento, parte terza del DLgs 152/2006, prevedono un sistema di classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici superficiali basato sull’utilizzo di Elementi di Qualità Biologica (EQB), tra i quali, per le acque di transizione transizione, la Fauna ittica. Il contesto normativo vigente ha dunque riconosciuto come l’analisi delle comunità ittiche contribuisca, insieme alla valutazione degli altri Elementi di Qualità Biologica (fitoplancton, macroinvertebrati bentonici e flora acquatica), nonché della valutazione dello stato chimico, alla definizione dello stato dei corpi idrici di transizione. La Commissione europea ha promosso una Strategia Comune di Attuazione per facilitare il recepimento della Direttiva 2000/60/CE e supportare gli Stati membri in un’attuazione coerente e armonizzata della Direttiva stessa. L’obiettivo principale è quello di creare linee metodologiche comuni ai vari Paesi per l’interpretazione e l’applicazione delle disposizioni comunitarie. Nel contesto di tale strategia è stato effettuato l’esercizio di intercalibrazione, così come richiesto al punto 1.4.1 dell’Allegato V della Direttiva 2000/60/CE, volto a garantire che la valutazione di “buono” stato dei diversi metodi di classificazione ecologica degli Stati membri corrisponda a livelli simili di pressione antropica. Questo esercizio presupponeva la comparazione e l’armonizzazione dei valori di classificazione, definiti dagli Stati membri sulla base dei metodi, indicatori e indici proposti, per ogni EQB, da ciascuno Stato membro. La comparazione si è realizzata attraverso degli esercizi di intercalibrazione, condotti per le differenti categorie di corpi idrici superficiali (fiumi, laghi, acque di transizione e acque marinocostiere), tenendo conto delle specifiche tipologie ad essi attribuite e delle Eco-regioni di appartenenza riportate in allegato XI alla Direttiva 2000/60/CE. Gli Stati membri hanno dunque partecipato all’intercalibrazione in Gruppi costituiti in relazione alla specifica Eco-regione (GIG - Gruppi di Intercalibrazione Geografici): Nord Est Atlantica; Mar Baltico; Mar Nero e Mar Mediterraneo. L’Italia ha partecipato, per le acque di transizione, al GIG Mediterraneo (Med GIG), i cui lavori sono stati coordinati da ISPRA. Per l’EQB Fauna ittica, l’Italia ha partecipato ai lavori nella categoria acque di transizione - macro raggruppamento delle lagune costiere, che ha coinvolto gli esperti di Italia, Francia e Grecia, ovvero degli Stati membri che condividono, per l’Eco-regione Mediterranea, la tipologia delle lagune costiere. A motivo della disparità esistente tra i metodi di valutazione della Fauna ittica sviluppati dagli Stati membri, l’esercizio non ha consentito, ad oggi, di raggiungere una intercalibrazione fra i Metodi proposti. Per corrispondere agli obblighi della Direttiva, l’Italia ha comunque sviluppato e proposto l’indice Habitat Fish Bio-Indicator (HFBI), validato sul data set nazionale e sensibile alle pressioni più significative che insistono sulle lagune costiere. La Commissione europea ha ritenuto che l’indice HFBI avesse i requisiti per essere incluso nella terza Decisione Comunitaria, di prossima pubblicazione, quale metodo italiano di classificazione dell’EQB Fauna ittica per le lagune costiere. L’Indice HFBI, sviluppato dall’Università di Venezia e validato grazie alla collaborazione della Università di Venezia con il Sistema SNPA (ISPRA e ARPA Toscana, Sardegna, Puglia e Friuli Venezia Giulia), ha dunque consentito all’Italia di completare con successo il percorso di definizione del Metodo di classificazione nazionale, rispondendo agli obblighi comunitari. La realizzazione di questo Manuale, che rappresenta il frutto della collaborazione del Sistema SNPA con il mondo accademico e con realtà imprenditoriali legate alla ricerca nel campo ambientale, come Laguna Project s.n.c., ha dunque lo scopo di fornire uno strumento utile al SNPA nelle attività di monitoraggio e classificazione delle lagune costiere nazionali attraverso l’EQB Fauna ittica. Il Manuale spiega il funzionamento dell’Indice; fornisce le schede per il riconoscimento tassonomico delle specie ittiche più rappresentative delle lagune costiere italiane e, per ciascuna specie, fornisce elementi utili per una corretta applicazione dell’Indice. Anna Maria Cicero (Dirigente Centro Nazionale per la rete nazionale dei laboratori) ISPRA Gaia Checcucci (Direttore Generale per la Salvaguardia del territorio e delle acque) Ministero dell’ambiente del territorio e della tutela del mare
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