La verità di Nietzche. "No, proprio fatti non ci sono, solo interpretazioni"

L'articolo insiste su tre aspetti: 1. proprio nel mentre che polemizza, anche distruttivamente, con il 'mondo vero' della tradizione platonico-cristiana, Nietzsche avanza affermazioni dalla risoluta pretesa di verità; 2. Nietzsche è fortemente indebitato nei confronti della gnoseologia kantiana, ma questa gli giunge deformata attraverso la mediazione di Schopenhauer e di Albert Lange; 3. la celebre tesi secondo cui «proprio fatti non ci sono, solo interpretazioni» non getta affatto la verità in preda a un soggettivismo arbitrario e relativistico. Il prospettivismo nietzscheano è volto, piuttosto, a far cadere il mito per cui si coglie il vero quando si rappresentano le cose in sé, come fatti indipendenti e a se stanti. Per Nietzsche si coglie la vera e viva verità solo in quanto siamo presi da una relazione interessata con le cose, e quindi entro un prospettivismo, il cui fondamento è e resta comunque la natura in quanto vita.