Sul finire del Cinquecento le grottesche registrarono una tangibile riforma dello stile. Questo genere decorativo era infatti stato per decenni oggetto di discussione da parte di umanisti e artisti, al fine di sondarne l’ammissibilità e collocarlo nei più ampi schemi della pittura moderna. Il libro accresce l’apparato di fonti a riguardo, pubblicando un nucleo epistolografico inedito proveniente dal circolo di Gabriele Paleotti e conservato a Bologna presso l’Archivio Isolani e la Biblioteca Universitaria: tra le voci più significative, Ulisse Aldrovandi, Pirro Ligorio e Egnazio Danti. Di qui si schiudono ulteriori dinamiche sviluppatesi nel tardo Rinascimento circa queste pitture.
Lettere sulle grottesche (1580-1581)
Damiano Acciarino
2018-01-01
Abstract
Sul finire del Cinquecento le grottesche registrarono una tangibile riforma dello stile. Questo genere decorativo era infatti stato per decenni oggetto di discussione da parte di umanisti e artisti, al fine di sondarne l’ammissibilità e collocarlo nei più ampi schemi della pittura moderna. Il libro accresce l’apparato di fonti a riguardo, pubblicando un nucleo epistolografico inedito proveniente dal circolo di Gabriele Paleotti e conservato a Bologna presso l’Archivio Isolani e la Biblioteca Universitaria: tra le voci più significative, Ulisse Aldrovandi, Pirro Ligorio e Egnazio Danti. Di qui si schiudono ulteriori dinamiche sviluppatesi nel tardo Rinascimento circa queste pitture.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2018_Aracne_Acciarino.pdf
Open Access dal 11/06/2021
Tipologia:
Documento in Pre-print
Licenza:
Accesso chiuso-personale
Dimensione
4.62 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.62 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.