Vaxt’ang I Gorgasali († 502), re di Kartli (Georgia orientale e meridionale) – la Iberìa delle fonti greco-latine – nella seconda metà del V secolo, ha informato di sé la storia della Georgia e del Caucaso meridionale in generale. È stata indelebile l'impronta da lui lasciata sulla successiva evoluzione sociopolitica e culturale del Paese. Eppure, la sua vita e l'opera, molto celebrate nella storiografia in georgiano, ancora dopo un secolo e mezzo di studi presentano enigmi irrisolti. Nella presente monografia è vagliato, in tutta la sua complessità, il suo operato, con particolare attenzione alla riforma ecclesiastica che, attuata in seguito ad un conflitto sorto tra il re e il vescovo Michele, capo della Chiesa di Kartli, comportò l'istituzione del katholikosato, venendo così a costituire una tappa fondamentale nella storia della Chiesa ortodossa di Georgia. Un'approfondita disamina delle fonti e delle teorie formulate in tempi diversi in merito alla questione porta ad una nuova interpretazione degli avvenimenti. Al tempo stesso essa scaturisce anche, e forse soprattutto, da un approccio diverso alla lettura delle fonti, in particolare, basato sulla contestualizzazione delle fonti locali nel contesto eurasiatico di quel periodo e sulla lettura costantemente parallela dei dati tramandati dagli storici georgiani con la storia delle istituzioni ecclesiastiche. Questa ricerca originale, complessa ed interdisciplinare, propone nuove soluzioni di molte questioni finora oscure non solo della storia politica ed ecclesiastica della Georgia, ma anche della storia dello stesso impero romano d'Oriente della seconda metà del V secolo e della Chiesa siro-orientale, specificamente del titolo gerarchico del suo presule, ossia "katholikos".

Vaxt’ang I Gorgasali re di Kartli. Alle origini dell’autocefalia della Chiesa ortodossa di Georgia

Gaga Shurgaia
2018-01-01

Abstract

Vaxt’ang I Gorgasali († 502), re di Kartli (Georgia orientale e meridionale) – la Iberìa delle fonti greco-latine – nella seconda metà del V secolo, ha informato di sé la storia della Georgia e del Caucaso meridionale in generale. È stata indelebile l'impronta da lui lasciata sulla successiva evoluzione sociopolitica e culturale del Paese. Eppure, la sua vita e l'opera, molto celebrate nella storiografia in georgiano, ancora dopo un secolo e mezzo di studi presentano enigmi irrisolti. Nella presente monografia è vagliato, in tutta la sua complessità, il suo operato, con particolare attenzione alla riforma ecclesiastica che, attuata in seguito ad un conflitto sorto tra il re e il vescovo Michele, capo della Chiesa di Kartli, comportò l'istituzione del katholikosato, venendo così a costituire una tappa fondamentale nella storia della Chiesa ortodossa di Georgia. Un'approfondita disamina delle fonti e delle teorie formulate in tempi diversi in merito alla questione porta ad una nuova interpretazione degli avvenimenti. Al tempo stesso essa scaturisce anche, e forse soprattutto, da un approccio diverso alla lettura delle fonti, in particolare, basato sulla contestualizzazione delle fonti locali nel contesto eurasiatico di quel periodo e sulla lettura costantemente parallela dei dati tramandati dagli storici georgiani con la storia delle istituzioni ecclesiastiche. Questa ricerca originale, complessa ed interdisciplinare, propone nuove soluzioni di molte questioni finora oscure non solo della storia politica ed ecclesiastica della Georgia, ma anche della storia dello stesso impero romano d'Oriente della seconda metà del V secolo e della Chiesa siro-orientale, specificamente del titolo gerarchico del suo presule, ossia "katholikos".
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10278/3700078
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