L’aumento dei casi di usura così come la diffusione del riciclaggio di de- naro sporco, anche in contesti solitamente non caratterizzati dalla presen- za di organizzazioni criminali, insieme all’accresciuta diffusione di prodotti contraffatti costituiscono evidenze degli effetti della crisi del sistema socio- economico. Le ricerche economiche e sociologiche hanno, da tempo, mo- strato come la diffusa presenza di organizzazioni criminali nel territorio sia un fattore che contrasta lo sviluppo economico e sociale. Questo è solo un aspetto della complessa relazione che esiste fra le dinamiche economiche locali e i comportamenti illegali degli attori sociali. L’ipotesi sulla quale ha lavorato il gruppo di ricerca di Ca’ Foscari è che il comportamento illegale vada analizzato in una prospettiva multifattoriale. Il rapporto fra le norme sociali e le norme legali, la qualità e quantità del capitale sociale, i legami fiduciari fra gli attori e la legittimazione dello Stato, i sistemi di potere locale, la certezza delle dinamiche sanzionatorie, sono altri aspetti che sicuramente concorrono a creare le condizioni che favoriscono risposte illegali alla crisi. Tendiamo a considerare l’illegalità come un comportamento a noi estraneo, riconducibile a pochi individui che vivono in un contesto lontano e minaccioso per la nostra quotidianità. Solitamente riteniamo si tratti di “mele marce”, con le quali non abbiamo nulla a che fare e che devono essere isolate, punite per le loro azioni e ricondotte ad un comportamento rispettoso delle regole. Il volume cerca di approfondire criticamente questo convincimento ed evi- denziare come legalità e illegalità presentino sfaccettature e interdipendenze che non possono essere semplicemente ricondotte alle categorie morali del bene e del male.
Fenomenologia dell’illegalità in tempo di crisi
Marta Pantalone
2018-01-01
Abstract
L’aumento dei casi di usura così come la diffusione del riciclaggio di de- naro sporco, anche in contesti solitamente non caratterizzati dalla presen- za di organizzazioni criminali, insieme all’accresciuta diffusione di prodotti contraffatti costituiscono evidenze degli effetti della crisi del sistema socio- economico. Le ricerche economiche e sociologiche hanno, da tempo, mo- strato come la diffusa presenza di organizzazioni criminali nel territorio sia un fattore che contrasta lo sviluppo economico e sociale. Questo è solo un aspetto della complessa relazione che esiste fra le dinamiche economiche locali e i comportamenti illegali degli attori sociali. L’ipotesi sulla quale ha lavorato il gruppo di ricerca di Ca’ Foscari è che il comportamento illegale vada analizzato in una prospettiva multifattoriale. Il rapporto fra le norme sociali e le norme legali, la qualità e quantità del capitale sociale, i legami fiduciari fra gli attori e la legittimazione dello Stato, i sistemi di potere locale, la certezza delle dinamiche sanzionatorie, sono altri aspetti che sicuramente concorrono a creare le condizioni che favoriscono risposte illegali alla crisi. Tendiamo a considerare l’illegalità come un comportamento a noi estraneo, riconducibile a pochi individui che vivono in un contesto lontano e minaccioso per la nostra quotidianità. Solitamente riteniamo si tratti di “mele marce”, con le quali non abbiamo nulla a che fare e che devono essere isolate, punite per le loro azioni e ricondotte ad un comportamento rispettoso delle regole. Il volume cerca di approfondire criticamente questo convincimento ed evi- denziare come legalità e illegalità presentino sfaccettature e interdipendenze che non possono essere semplicemente ricondotte alle categorie morali del bene e del male.File | Dimensione | Formato | |
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