Per la sua capacità di essere insieme fisico e metafisico, il suono è stato inteso in molte culture sorte sul pianeta come estrinsecazione stessa dell’Assoluto, invisibile, impalpabile eppure presente, onnipervasivo, vibrante e capace di far vibrare. In questo senso, forse non è casuale che il suono accompagni il rito in quasi tutte le comunità degli esseri umani. Nel corso di questo articolo si è cercato di isolare tre grandi campi nei quali il suono ha a che fare con l’assoluto: innanzitutto il suono è sembrato essere un assoluto in sé, un linguaggio con sue proprie regole autonome esplorate dalla fisica del suono e da molti sapienti nel corso dei millenni; è, poi, linguaggio e veicolo dell’assoluto, e sul pianeta sono sorte varie forme di cantillazione del testo sacro che vengono prese in esame. In terzo luogo, per molte vie spirituale il suono costituisce un sentiero esperienziale verso l’assoluto. Alcune di esse, la via Fuke dello Zen giapponese, e alcune confraternite del sufismo (tasawwuf) nelle quali si pratica il samâ' ("ascolto", "concerto spirituale") vengono qui prese in esame.
http://hdl.handle.net/10278/3697377
Titolo: | Il Suono linguaggio dell'Assoluto |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2018 |
Handle: | http://hdl.handle.net/10278/3697377 |
ISBN: | 9788857542683 |
Appare nelle tipologie: | 3.1 Articolo su libro |
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