Il saggio verte sul complesso statuto etico-giuridico della bellezza e delle arti (da proibito o ḥarām a obbligatorio o wājib), specialmente la bellezza percepita visivamente. L’indagine si basa su materiale canonico e tradizionale di ambito sunnita (Corano, Sunna secondo Muslim ibn al-Ḥajjāj e al-Tirmidhī) e prende in esame le riflessioni di alcuni intellettuali arabi contemporanei sintomatici per statura o scuola di pensiero. Precisamente, l’egiziano Muḥammad ʿImāra in L’Islam e le belle arti, il siriano Muḥammad Rātib al-Nābulusī in Enciclopedia dei Nomi Bellissimi e due sauditi, ʿAbd Allāh ibn Ḥumūd al-Farīḥ nel commentario al Ṣaḥīḥ di Muslim, e Muḥammad Ṣāliḥ al-Munaggid nella nota rubrica on-line IslamQA.
“Dio è bello e ama la bellezza”. Appunti per un’estetica islamica in chiave morale
ZILIO GRANDI, Ida
2017-01-01
Abstract
Il saggio verte sul complesso statuto etico-giuridico della bellezza e delle arti (da proibito o ḥarām a obbligatorio o wājib), specialmente la bellezza percepita visivamente. L’indagine si basa su materiale canonico e tradizionale di ambito sunnita (Corano, Sunna secondo Muslim ibn al-Ḥajjāj e al-Tirmidhī) e prende in esame le riflessioni di alcuni intellettuali arabi contemporanei sintomatici per statura o scuola di pensiero. Precisamente, l’egiziano Muḥammad ʿImāra in L’Islam e le belle arti, il siriano Muḥammad Rātib al-Nābulusī in Enciclopedia dei Nomi Bellissimi e due sauditi, ʿAbd Allāh ibn Ḥumūd al-Farīḥ nel commentario al Ṣaḥīḥ di Muslim, e Muḥammad Ṣāliḥ al-Munaggid nella nota rubrica on-line IslamQA.File | Dimensione | Formato | |
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