Il colloquio con i due scrittori contemporanei svedesi U.P. Hallberg e C.H. Wijkmark ruota intorno alla loro collaborazione, la loro comune radice nell'opera di W. Benjamin e il loro comune amore per le grandi città europee e per l'energia che da queste emana. La crisi della civiltà contemporanea li induce al pessimismo ma non al catastrofismo. La storia non è finita, e gli individui possono viverla nella ricerca del senso e della direzione.
Den evige flanören
CIARAVOLO, Massimo;
2014-01-01
Abstract
Il colloquio con i due scrittori contemporanei svedesi U.P. Hallberg e C.H. Wijkmark ruota intorno alla loro collaborazione, la loro comune radice nell'opera di W. Benjamin e il loro comune amore per le grandi città europee e per l'energia che da queste emana. La crisi della civiltà contemporanea li induce al pessimismo ma non al catastrofismo. La storia non è finita, e gli individui possono viverla nella ricerca del senso e della direzione.File in questo prodotto:
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