A partire dall’inizio degli anni Novanta, la Banca mondiale ha istituito un Panel di ispezione per cercare di soddisfare le esigenze di maggiore trasparenza provenienti dalla c.d. società civile unitamente a quelle di accountability e good governance, che hanno assunto un ruolo sempre più importante nel diritto internazionale dell’economia contemporaneo. Tali istanze sono confluite in un più vasto dibattito, particolarmente acceso nel diritto internazionale dei diritti umani, culminato con l’approvazione, nel 2011, da parte del Consiglio dei diritti umani dell’ONU, dei Principi guida dell’ONU sulle imprese e i diritti umani (UN Guiding Principles on Business and Human Rights – UNGPs). In questa prospettiva, oltre che suscitare peculiari problemi di inquadramento tra le categorie tradizionali del diritto internazionale, quali quelle circa i modi giudiziali o diplomatici di soluzione delle controversie, il Panel di ispezione si colloca oggi in modo originale all’interno dei meccanismi destinati a favorire l’access to remedies delle vittime, reali o potenziali, delle violazioni dei diritti umani.

Nell’ambito della Banca Mondiale, l’esigenza del rispetto dei diritti umani, pur non costituendo un elemento di valutazione strategica in sede di scelta degli obiettivi e delle modalità di finanziamento, ha trovato espressione in taluni meccanismi di controllo. Il contributo valorizza, al riguardo, la presenza di un Panel di ispezione istituito nel 1993, composto di esperti indipendenti, con funzioni di inchiesta e di promozione. Si tratta di un meccanismo che funziona su iniziativa di gruppi di individui o di rappresentanti di comunità locali che denuncino il rischio di un pregiudizio causato da una attività o da una omissione della Banca. Come sottolineano gli autori, nonostante i limiti inerenti alle modalità di composizione del Panel, la sua creazione ha consentito di elaborare rapporti contenenti valutazioni circa la compatibilità tra le modalità di gestione dei progetti da parte della Banca Mondiale a livello locale e il rispetto dei diritti umani, favorendo un esame più attento delle scelte operate nel contesto di quella Organizzazione.

Banca mondiale e diritti umani : il ruolo dell’Inspection Panel

MARRELLA, Fabrizio;VETTOREL, Arianna
2017-01-01

Abstract

Nell’ambito della Banca Mondiale, l’esigenza del rispetto dei diritti umani, pur non costituendo un elemento di valutazione strategica in sede di scelta degli obiettivi e delle modalità di finanziamento, ha trovato espressione in taluni meccanismi di controllo. Il contributo valorizza, al riguardo, la presenza di un Panel di ispezione istituito nel 1993, composto di esperti indipendenti, con funzioni di inchiesta e di promozione. Si tratta di un meccanismo che funziona su iniziativa di gruppi di individui o di rappresentanti di comunità locali che denuncino il rischio di un pregiudizio causato da una attività o da una omissione della Banca. Come sottolineano gli autori, nonostante i limiti inerenti alle modalità di composizione del Panel, la sua creazione ha consentito di elaborare rapporti contenenti valutazioni circa la compatibilità tra le modalità di gestione dei progetti da parte della Banca Mondiale a livello locale e il rispetto dei diritti umani, favorendo un esame più attento delle scelte operate nel contesto di quella Organizzazione.
2017
Éthique globale, Bonne gouvernance et Droit international économique
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