Il saggio ripercorre le vicende devozionali, funzionali e, in ultimo, museali della Chiesetta del Collegio, ambiente tra i meno conosciuti del Palazzo Ducale di Venezia, a partire dalla sua creazione al chiudersi del XV secolo, facendo luce su molti aspetti poco chiari della sua storia e spesso anche oggetto di fraintendimento. Dapprima situata nell'attuale Antichiesetta, venne poi trasportata nel 1586-1587 nella stanza limitrofa a ovest, fino ad allora denominata Sala delle Teste, in quanto ospitante le antichità lasciate alla Repubblica nel 1523 dal cardinale Domenico Grimani. La Chiesetta, nobilitata da un altare eretto su disegno dell'architetto Vincenzo Scamozzi, con una scultorea Madonna col Bambino opera di Jacopo Sansovino, deve il suo odierno aspetto al restauro compiuto nel 1766-1767, risoltosi soprattutto nella realizzazione degli affreschi del figurista Jacopo Guarana e dei quadraturisti, padre e figlio, Girolamo e Agostino Mengozzi Colonna. L'Antichiesetta venne invece rinnovata più tardi, nei primi anni settanta, attraverso l'intervento di Guarana per gli affreschi e di Francesco Re per gli stucchi; a seguire i lavori fu l'architetto Bernardino Maccaruzzi. Importanti precisazioni riguardano anche le sale adiacenti (l'Antisecreta e la Secreta), in antico deputate a ospitare l'archivio del Senato.

Devozione, potere e segreti a Palazzo Ducale: la Chiesetta del Collegio tra storia e arte

DELORENZI, PAOLO
2014-01-01

Abstract

Il saggio ripercorre le vicende devozionali, funzionali e, in ultimo, museali della Chiesetta del Collegio, ambiente tra i meno conosciuti del Palazzo Ducale di Venezia, a partire dalla sua creazione al chiudersi del XV secolo, facendo luce su molti aspetti poco chiari della sua storia e spesso anche oggetto di fraintendimento. Dapprima situata nell'attuale Antichiesetta, venne poi trasportata nel 1586-1587 nella stanza limitrofa a ovest, fino ad allora denominata Sala delle Teste, in quanto ospitante le antichità lasciate alla Repubblica nel 1523 dal cardinale Domenico Grimani. La Chiesetta, nobilitata da un altare eretto su disegno dell'architetto Vincenzo Scamozzi, con una scultorea Madonna col Bambino opera di Jacopo Sansovino, deve il suo odierno aspetto al restauro compiuto nel 1766-1767, risoltosi soprattutto nella realizzazione degli affreschi del figurista Jacopo Guarana e dei quadraturisti, padre e figlio, Girolamo e Agostino Mengozzi Colonna. L'Antichiesetta venne invece rinnovata più tardi, nei primi anni settanta, attraverso l'intervento di Guarana per gli affreschi e di Francesco Re per gli stucchi; a seguire i lavori fu l'architetto Bernardino Maccaruzzi. Importanti precisazioni riguardano anche le sale adiacenti (l'Antisecreta e la Secreta), in antico deputate a ospitare l'archivio del Senato.
2014
La Chiesetta del Doge a Palazzo Ducale di Venezia
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