Sezione curata da Susanne Franco

Gli studi di danza in Italia si sono affermati in ambito accademico a partire dalla prima metà degli anni Novanta del Novecento e a tutt’oggi hanno un’esistenza marginale e instabile, mentre a livello internazionale si sono affermati da più tempo e si sono sviluppati in una nuova dimensione interdisciplinare. Questo fermento ha portato alla produzione di ricerche che hanno per oggetto la danza, utilizzando a pieno gli orientamenti teorici e gli strumenti metodologici messi in campo dagli studi di genere e queer, spesso in stretta relazione con gli studi postcoloniali e di recente anche quelli visuali. I saggi presentati in questa sezione sono frutto di ricerche condotte da studiose di danza attive tra Italia e Francia e appartenenti a diverse generazioni. Affrontando in particolare gli immaginari corporei e le rappresentazioni di genere, propongono l’analisi di casi appartenenti a epoche e contesti culturali eterogenei, che proprio per questa estensione temporale e geografica danno la misura della potenzialità di questi nuovi sguardi per lo studio della danza. Questa carrellata di casi rivela agli occhi dello storico quanto la danza sia un osservatorio particolarmente stimolante per comprendere aspetti meno noti degli immaginari sociali che, con le loro utopie e le loro angosce, come la paura della disintegrazione dell’ordine morale, sessuale o sanitario, hanno nutrito le nostre idee su come si è, si diventa o si è percepiti in quanto uomini e donne.

Immaginari corporei e rappresentazioni di genere tra danza, scrittura e società, sezione a cura di Susanne Franco, in Nuove frontiere per la storia di genere. Atti del V Congresso della Società Italiana delle Storiche (Napoli 28-30 gennaio 2010), a cura di Laura Guidi, Maria Rosaria Pelizzari.

FRANCO, Susanne
2013-01-01

Abstract

Gli studi di danza in Italia si sono affermati in ambito accademico a partire dalla prima metà degli anni Novanta del Novecento e a tutt’oggi hanno un’esistenza marginale e instabile, mentre a livello internazionale si sono affermati da più tempo e si sono sviluppati in una nuova dimensione interdisciplinare. Questo fermento ha portato alla produzione di ricerche che hanno per oggetto la danza, utilizzando a pieno gli orientamenti teorici e gli strumenti metodologici messi in campo dagli studi di genere e queer, spesso in stretta relazione con gli studi postcoloniali e di recente anche quelli visuali. I saggi presentati in questa sezione sono frutto di ricerche condotte da studiose di danza attive tra Italia e Francia e appartenenti a diverse generazioni. Affrontando in particolare gli immaginari corporei e le rappresentazioni di genere, propongono l’analisi di casi appartenenti a epoche e contesti culturali eterogenei, che proprio per questa estensione temporale e geografica danno la misura della potenzialità di questi nuovi sguardi per lo studio della danza. Questa carrellata di casi rivela agli occhi dello storico quanto la danza sia un osservatorio particolarmente stimolante per comprendere aspetti meno noti degli immaginari sociali che, con le loro utopie e le loro angosce, come la paura della disintegrazione dell’ordine morale, sessuale o sanitario, hanno nutrito le nostre idee su come si è, si diventa o si è percepiti in quanto uomini e donne.
2013
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