Introduzione all'edizione critica dei più antichi formulari di commissioni per i rettori veneziani inviati nei domini istriani e dalmati (1289-1361). Le commissioni erano documenti pubblici affidati a tutti i rettori veneziani inviati nei domini - dal secolo XIII (almeno) alla fine della Repubblica - e contenevano le istruzioni imposte dalla dominante per l'adempimento del mandato commesso. Nell'introduzione si dà conto degli studi che hanno attirato, in passato, l'attenzione sulla fonte, nonché delle lacune che ancora ne impediscono uno studio più approfondito e generale sull'intero corpus tradito (sia istriano-dalmata che relativo all'intero stato veneziano). Si esaminano gli antecedenti dei formulari di commissione veri e propri; se ne mettono in evidenza i contenuti principali, con particolare riguardo a quelli istriano-dalmati editi; si accenna alle principali fasi di aggiornamento delle commissioni (riforme). Da ultimo si rileva la funzione più generale assunta da questi testi sul piano politico-istituzionale, nonché la loro importanza, per la ricerca storica, in particolare per contribuire a delineare la figura del rettore veneziano, inviato dalla dominante e 'responsabile' dell'amministrazione centrale in periferia.
"Committimus tibi [...] quod de nostro mandato vadas": le 'commissioni ai rettori veneziani in Istria e Dalmazia. Nota introduttiva
RIZZI, Alessandra
2015-01-01
Abstract
Introduzione all'edizione critica dei più antichi formulari di commissioni per i rettori veneziani inviati nei domini istriani e dalmati (1289-1361). Le commissioni erano documenti pubblici affidati a tutti i rettori veneziani inviati nei domini - dal secolo XIII (almeno) alla fine della Repubblica - e contenevano le istruzioni imposte dalla dominante per l'adempimento del mandato commesso. Nell'introduzione si dà conto degli studi che hanno attirato, in passato, l'attenzione sulla fonte, nonché delle lacune che ancora ne impediscono uno studio più approfondito e generale sull'intero corpus tradito (sia istriano-dalmata che relativo all'intero stato veneziano). Si esaminano gli antecedenti dei formulari di commissione veri e propri; se ne mettono in evidenza i contenuti principali, con particolare riguardo a quelli istriano-dalmati editi; si accenna alle principali fasi di aggiornamento delle commissioni (riforme). Da ultimo si rileva la funzione più generale assunta da questi testi sul piano politico-istituzionale, nonché la loro importanza, per la ricerca storica, in particolare per contribuire a delineare la figura del rettore veneziano, inviato dalla dominante e 'responsabile' dell'amministrazione centrale in periferia.File | Dimensione | Formato | |
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