Che ci ha ci ha lasciato dunque Aldo? L’eredità della cultura greca, squassata dalla caduta di Costantinopoli con il reticolo delle conoscenze degli elleni della diaspora come si riassume, io credo, nella continuità dell’opera iniziata dal cardinal bessarione, dalla magnifica edizione di Aristotele legata ai greci e all’insegnamento universitario padovano. L’eredità di un nuovo genere di edizioni in-8° con l’utilizzo dell’Italico, dopo lo scioglimento della società torresani, barbarigo, Manuzio, che, in accordo e con l’iniziativa di bernardo, Pietro e Carlo bembo, appronta nuovi caratteri (ma per quelli greci e romani lo aveva fatto fin dai primi anni e lo dimostra con gli ineguagliabili successi del greco, del romano «bembo» e del corsivo ancor oggi utilizzati anche nella scrittura degli ordinatori elettronici).
Per Aldo Manuzio, 1515-2015. Scritti di bibliografia e bibliofilia raccolti in occasione del quinto centenario. A cura di Alessandro Scarsella
SCARSELLA, Alessandro
2015-01-01
Abstract
Che ci ha ci ha lasciato dunque Aldo? L’eredità della cultura greca, squassata dalla caduta di Costantinopoli con il reticolo delle conoscenze degli elleni della diaspora come si riassume, io credo, nella continuità dell’opera iniziata dal cardinal bessarione, dalla magnifica edizione di Aristotele legata ai greci e all’insegnamento universitario padovano. L’eredità di un nuovo genere di edizioni in-8° con l’utilizzo dell’Italico, dopo lo scioglimento della società torresani, barbarigo, Manuzio, che, in accordo e con l’iniziativa di bernardo, Pietro e Carlo bembo, appronta nuovi caratteri (ma per quelli greci e romani lo aveva fatto fin dai primi anni e lo dimostra con gli ineguagliabili successi del greco, del romano «bembo» e del corsivo ancor oggi utilizzati anche nella scrittura degli ordinatori elettronici).File | Dimensione | Formato | |
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