The Six Dialogues by Niketas ‘Of Maroneia’: A Contextualising Introduction

The essay The Six Dialogues by Niketas “of Maroneia”: A Contextualising Introduction reconstructs the historical background, manuscript transmission, and theological meaning of the Dialogues on the Procession of the Holy Spirit attributed to Niketas of Thessalonica—one of the most distinctive Byzantine responses to the Filioque controversy in the twelfth century. Alessandra Bucossi examines the author’s identity and dating, most likely situated between the reigns of John II and Manuel I Komnenos, and situates the Dialogues within the broader context of theological debates with the Latin Church involving figures such as Eustratios of Nicaea, John Phournes, and Niketas Seides. The study shows how Niketas employs the dialogical form to articulate a balanced theological exchange in which Greek and Latin positions are presented as equally valid and authoritative. Far from a polemical treatise, the Six Dialogues emerge as an exceptional example of Komnenian theological writing that blends intellectual precision with conciliar openness, anticipating later forms of interconfessional dialogue.

Il saggio The Six Dialogues by Niketas “of Maroneia”: A Contextualising Introduction ricostruisce la genesi, la tradizione manoscritta e il significato teologico dei Dialoghi sulla processione dello Spirito Santo attribuiti a Niceta di Tessalonica, una delle testimonianze più originali del pensiero bizantino del XII secolo in materia di rapporti con la Chiesa latina. Alessandra Bucossi analizza la figura dell’autore, chiarendone l’identità e la cronologia – collocata verosimilmente tra i regni di Giovanni II e Manuele I Comneno – e rilegge i Dialoghi nel contesto delle dispute sul Filioque che coinvolsero teologi come Eustratio di Nicea, Giovanni Phournes e Niceta Seides. Lo studio mette in luce come Niceta adotti la forma dialogica per costruire uno spazio di confronto teologico fondato su equilibrio e reciprocità, in cui le posizioni greca e latina sono trattate come equivalenti in forza e autorevolezza. L’analisi dimostra inoltre come i Dialoghi rappresentino un unicum nella letteratura comnena, capace di combinare rigore dottrinale e apertura conciliare, e di prefigurare modalità di discussione che si allontanano dalla pura polemica, anticipando il lessico e i metodi del dialogo ecumenico successivo.