Nel primo paragrafo espongo alcuni tratti di un’etica della cura appassionata per la professione medica; nel secondo analizzo il rapporto fra persona e ruoli nello svolgimento della professione, enfatizzando come sia ancora possibile raggiungere un certo livello di autenticità, senza per questo produrre un dualismo tra una presupposta essenza vera di sé e maschera sociale; nel terzo descrivo la vocazione vulnerabile come quel tipo particolare di ascolto della sofferenza che dovrebbe, a mio parere, essere sostenuto; in conclusione introduco una pratica di ascolto del desiderio che ha per obiettivo quello di prendersi cura della vocazione del medico.
Essere chiamati dalla sofferenza. Etica della cura appassionata e vocazione vulnerabile
CANDIOTTO, LAURA
2015-01-01
Abstract
Nel primo paragrafo espongo alcuni tratti di un’etica della cura appassionata per la professione medica; nel secondo analizzo il rapporto fra persona e ruoli nello svolgimento della professione, enfatizzando come sia ancora possibile raggiungere un certo livello di autenticità, senza per questo produrre un dualismo tra una presupposta essenza vera di sé e maschera sociale; nel terzo descrivo la vocazione vulnerabile come quel tipo particolare di ascolto della sofferenza che dovrebbe, a mio parere, essere sostenuto; in conclusione introduco una pratica di ascolto del desiderio che ha per obiettivo quello di prendersi cura della vocazione del medico.File | Dimensione | Formato | |
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