Il fenomeno migratorio, in analisi macro storiche, presenta un processo di generalizzazione del gruppo etnico, lasciando in un secondo piano le caratteristiche socioculturali sia della terra di partenza sia delle specificità regionali degli Stati che hanno accolto gli immigrati. È importante considerare che, oltre alle differenze di genere, che costituiscono l'oggetto centrale della discussione del presente paper, esiste una grande diversità culturale che ha segnato il processo migratorio. Se da una parte si fa eco agli studi di Abdelmalek Sayad, quando il sociologo francese dice che ogni immigrato è un emigrato, ovvero porta con sé un insieme di codici culturali che lo collegano alla terra di partenza e che creano le sue specificità etniche e locali1; dall'altra, è necessario tener conto che anche la tipologia di insediamento migratorio – urbana o rurale – così come gli abbinamenti fra gruppi diversi che avvengono nella terra di arrivo diventano pezzi importanti da considerare nell'analisi delle realtà migranti. Questa premessa è importante per poter chiarire che la preoccupazione principale di questa discussione non è vincolata ad un'analisi generica della donna italiana nel processo di immigrazione in Brasile, elemento che richiederebbe un trattato per presentare tutte le sfaccettature di un processo plurale, sia per quanto riguarda la provenienza sia il contesto di arrivo. L'obbiettivo di questo studio è cercare di osservare alcuni ondeggiamenti dell'immagine femminile delle donne provenienti dal Veneto2 nel contesto rurale del Rio Grande do Sul, portando alla luce anche aspetti religiosi e della vita contadina che hanno segnato questa realtà specifica.

La maestra che cacciò il prete: ripensando l’immagine femminile nell’immigrazione veneta nel Rio Grande do Sul

BENEDUZI, Luis Fernando
2015-01-01

Abstract

Il fenomeno migratorio, in analisi macro storiche, presenta un processo di generalizzazione del gruppo etnico, lasciando in un secondo piano le caratteristiche socioculturali sia della terra di partenza sia delle specificità regionali degli Stati che hanno accolto gli immigrati. È importante considerare che, oltre alle differenze di genere, che costituiscono l'oggetto centrale della discussione del presente paper, esiste una grande diversità culturale che ha segnato il processo migratorio. Se da una parte si fa eco agli studi di Abdelmalek Sayad, quando il sociologo francese dice che ogni immigrato è un emigrato, ovvero porta con sé un insieme di codici culturali che lo collegano alla terra di partenza e che creano le sue specificità etniche e locali1; dall'altra, è necessario tener conto che anche la tipologia di insediamento migratorio – urbana o rurale – così come gli abbinamenti fra gruppi diversi che avvengono nella terra di arrivo diventano pezzi importanti da considerare nell'analisi delle realtà migranti. Questa premessa è importante per poter chiarire che la preoccupazione principale di questa discussione non è vincolata ad un'analisi generica della donna italiana nel processo di immigrazione in Brasile, elemento che richiederebbe un trattato per presentare tutte le sfaccettature di un processo plurale, sia per quanto riguarda la provenienza sia il contesto di arrivo. L'obbiettivo di questo studio è cercare di osservare alcuni ondeggiamenti dell'immagine femminile delle donne provenienti dal Veneto2 nel contesto rurale del Rio Grande do Sul, portando alla luce anche aspetti religiosi e della vita contadina che hanno segnato questa realtà specifica.
2015
Lontane da casa. Donne italiane e diaspora globale dall'inizio del Novecento a oggi
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