Per gli studiosi e gli esperti della didattica delle lingue straniere e dell’educazione linguistica si pone il problema di identificare gli strumenti e le condizioni che meglio possono promuovere una competenza plurilingue. Sulla scia dei modelli di educazione bilingue elaborati per situazioni di lingua seconda, si è sviluppato nell’ultimo ventennio un fertile dibattito, a livello europeo e dei singoli paesi, sulla possibilità di sviluppare modelli simili per situazioni di lingua straniera. L’opzione di elaborare programmi che vedano la lingua straniera in funzione veicolare viene pertanto assunta nella convinzione che sia possibile migliorare la qualità dell’apprendimento della lingua straniera. Il volume traccia un percorso sulla realizzazione di questa opzione plurilingue mettendo anche in evidenza come il legame fra l’uso veicolare della lingua straniera e il suo apprendimento non sia né diretto né automatico. Il concetto Content and Language Integrated Learning (CLIL), elaborato per sottolineare la doppia dimensione di questi programmi veicolari, richiama l’attenzione sulla necessità di creare un ambiente che sia favorevole all’apprendimento sia della lingua sia del contenuto non-linguistico. Il volume contestualizza i nuovi programmi di lingua straniera veicolare da un punto di vista storico, fornisce una introduzione alle teorie di apprendimento linguistico capaci di informare la scelta di strategie didattiche adeguate, esplora la dimensione curricolare dei programmi di lingua straniera veicolare prendendo come principio-base per la discussione degli argomenti il concetto di Content and Language Integrated Learning (CLIL) ed esemplifica i diversi aspetti trattati riportando le voci e le proposte elaborate dagli insegnanti nei diversi gradi di scuola per mettere in evidenza idee, percezioni, intuizioni e difficoltà.

LA LINGUA STRANIERA VEICOLARE

COONAN, Carmel Mary
2012-01-01

Abstract

Per gli studiosi e gli esperti della didattica delle lingue straniere e dell’educazione linguistica si pone il problema di identificare gli strumenti e le condizioni che meglio possono promuovere una competenza plurilingue. Sulla scia dei modelli di educazione bilingue elaborati per situazioni di lingua seconda, si è sviluppato nell’ultimo ventennio un fertile dibattito, a livello europeo e dei singoli paesi, sulla possibilità di sviluppare modelli simili per situazioni di lingua straniera. L’opzione di elaborare programmi che vedano la lingua straniera in funzione veicolare viene pertanto assunta nella convinzione che sia possibile migliorare la qualità dell’apprendimento della lingua straniera. Il volume traccia un percorso sulla realizzazione di questa opzione plurilingue mettendo anche in evidenza come il legame fra l’uso veicolare della lingua straniera e il suo apprendimento non sia né diretto né automatico. Il concetto Content and Language Integrated Learning (CLIL), elaborato per sottolineare la doppia dimensione di questi programmi veicolari, richiama l’attenzione sulla necessità di creare un ambiente che sia favorevole all’apprendimento sia della lingua sia del contenuto non-linguistico. Il volume contestualizza i nuovi programmi di lingua straniera veicolare da un punto di vista storico, fornisce una introduzione alle teorie di apprendimento linguistico capaci di informare la scelta di strategie didattiche adeguate, esplora la dimensione curricolare dei programmi di lingua straniera veicolare prendendo come principio-base per la discussione degli argomenti il concetto di Content and Language Integrated Learning (CLIL) ed esemplifica i diversi aspetti trattati riportando le voci e le proposte elaborate dagli insegnanti nei diversi gradi di scuola per mettere in evidenza idee, percezioni, intuizioni e difficoltà.
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