Il cerchio spezzato. Linee di antropologia in Pascal e Kierkegaard

Pascal e Kierkegaard, un binomio divenuto ormai classico per la somiglianza di stile e l’affinità di contenuti che li caratterizzano. L’intensità della scrittura e l’emozione che essa suscita, il calore dell’argomentazione, l’uso sapiente dell’immagine e l’eleganza del linguaggio sono le cifre espressive di entrambi, con uno stile ritagliato sull’oggetto della loro riflessione: l’uomo, la sua interiorità, il suo discorrere con se stesso e con Dio. Sia Pascal che Kierkegaard osservano il mondo da una prospettiva cristiana, ma la loro è una fede inquieta, una fede che si interroga sul silenzio divino nel mondo e sulla presenza del male. Nei “frammenti” o nelle “briciole” di filosofia che i due pensatori hanno lasciato si possono annodare i fili dei percorsi della loro riflessione, e insieme trovare gli stimoli - simili eppure profondamente diversi - per un nuovo modo di pensare e di filosofare in chiave cristiana.