A partire dalla difficoltà (etica e teoretica insieme) di elaborare concettualmente la tragedia della Shoah e dal monito di Adorno, il saggio propone un senso ontologico dell'essere umano che emerge dal contrasto tra l'estromissione dei "sommersi" nei campi di annientamento dall'ambito dell'umano e la possibilità che, in taluno dei "salvati" (Primo Levi e Jean Améry, ad esempio) il gesto suicida possa valere come tentativo estremo di recuperare la propria appartenenza all'umanità.
Diventare ebrei, diventare uomini. Una lettura ontologica dell'enigma di Auschwitz.
BRIANESE, Giorgio
2011-01-01
Abstract
A partire dalla difficoltà (etica e teoretica insieme) di elaborare concettualmente la tragedia della Shoah e dal monito di Adorno, il saggio propone un senso ontologico dell'essere umano che emerge dal contrasto tra l'estromissione dei "sommersi" nei campi di annientamento dall'ambito dell'umano e la possibilità che, in taluno dei "salvati" (Primo Levi e Jean Améry, ad esempio) il gesto suicida possa valere come tentativo estremo di recuperare la propria appartenenza all'umanità.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Dopo la Shoah.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione dell'editore
Licenza:
Accesso gratuito (solo visione)
Dimensione
1.89 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.89 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.