L'articolo si incentra sull'analisi delle visioni escatologiche e delle strategie di salvezza proclamate dai movimenti di rinnovamento religioso emersi nel Giappone contemporaneo, le cosiddette “Nuove Nuove Religioni”, shin shinshukyo. Viene messo in luce come questi esprimano tendenze decisamente innovative, che possono essere viste come la manifestazione locale di ben definite tendenze spirituali globali che iniziano a evidenziarsi anche in Occidente a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso. I loro messaggi di salvezza utilizzano nozioni e vocabolario buddhisti, ma con grande libertà ideologica includono nel proprio apparato simbolico idee, figure divine e pratiche rituali tratte dalle più diverse tradizioni sacre. A differenza dei movimenti religiosi di carattere nazionalista e integralista (sia shinto sia buddhisti) che hanno fondato e alimentato il mito identitario del Giappone anteguerra, questi movimenti rivelano una tendenza ad accettare la complessità, a farne propria la logica, a accogliere e rielaborare forme 'altre' di fede attraverso dei processi semiotici che richiamano l'ermeneutica esoterica medioevale fondata sulla dottrina dello honji suijaku (natura originaria-manifestazione). La rinascita dell'esoterismo è infatti una delle novità più significative del discorso religioso contemporaneo. Lo logica dei linguaggi virtuali dei media è intrinseca a questi nuovi movimenti: essi si esprimono negli ipertesti, nelle immagini e nella musica, nei grandi eventi spettacolari, utilizzando a fondo le tecniche di persuasione pubblicitaria, per proporre un'esperienza spirituale efficace, tesa a esaltare e gratificare l'ego, in sintonia con gli immaginari mediatici e i valori della cultura metropolitana del capitalismo della tarda modernità.
La reinvenzione della memoria nel discorso religioso del Giappone contemporaneo
RAVERI, Massimo
2010-01-01
Abstract
L'articolo si incentra sull'analisi delle visioni escatologiche e delle strategie di salvezza proclamate dai movimenti di rinnovamento religioso emersi nel Giappone contemporaneo, le cosiddette “Nuove Nuove Religioni”, shin shinshukyo. Viene messo in luce come questi esprimano tendenze decisamente innovative, che possono essere viste come la manifestazione locale di ben definite tendenze spirituali globali che iniziano a evidenziarsi anche in Occidente a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso. I loro messaggi di salvezza utilizzano nozioni e vocabolario buddhisti, ma con grande libertà ideologica includono nel proprio apparato simbolico idee, figure divine e pratiche rituali tratte dalle più diverse tradizioni sacre. A differenza dei movimenti religiosi di carattere nazionalista e integralista (sia shinto sia buddhisti) che hanno fondato e alimentato il mito identitario del Giappone anteguerra, questi movimenti rivelano una tendenza ad accettare la complessità, a farne propria la logica, a accogliere e rielaborare forme 'altre' di fede attraverso dei processi semiotici che richiamano l'ermeneutica esoterica medioevale fondata sulla dottrina dello honji suijaku (natura originaria-manifestazione). La rinascita dell'esoterismo è infatti una delle novità più significative del discorso religioso contemporaneo. Lo logica dei linguaggi virtuali dei media è intrinseca a questi nuovi movimenti: essi si esprimono negli ipertesti, nelle immagini e nella musica, nei grandi eventi spettacolari, utilizzando a fondo le tecniche di persuasione pubblicitaria, per proporre un'esperienza spirituale efficace, tesa a esaltare e gratificare l'ego, in sintonia con gli immaginari mediatici e i valori della cultura metropolitana del capitalismo della tarda modernità.File | Dimensione | Formato | |
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