Il male. Storia di un'idea nell'ebraismo dalla Bibbia alla qabbalah

Il libro si propone di seguire l’evoluzione del campo concettuale del male, del peccato e delle loro ipostasi (il Serpente, gli angeli ribelli, Satana, ecc.) nelle tradizioni ebraiche dall’antichità al medioevo, incluso il cristianesimo delle origini. A partire dai punti di partenza più antichi, in genere contenuti nelle narrazioni bibliche (la caduta di Adamo ed Eva, il crimine di Caino, ecc.), le idee in questione saranno seguite nelle diverse tradizioni successive, sia canoniche sia apocrife, sia fondate sulla Bibbia, sia indipendenti da essa (come spesso è il caso nella mistica ebraica tardoantica e ancor più nella qabbalah medievale). Questo plesso di idee, nella sua storia attraverso il pensiero ebraico e protocristiano, viene continuamente rielaborato rispetto ai suoi punti di partenza; tali riconfigurazioni a volte appaiono come vere e proprie alterazioni radicali, in risposta a influssi esterni (per esempio, le spinte dualistiche e gli gnosticismi) che generano nuove esigenze interne.