Spazio del romanzo e spazio urbano: Chijin no ai di Tanizaki Jun’ichirō

Il saggio è un prodotto della ricerca «Spazio urbano e spazio narrativo: la città moderna come fonte d’ispirazione della visione estetica di Tanizaki nei primi decenni del XX secolo», condotto all’Università Waseda di Tokyo nel 2009 e offre una lettura originale dell’opera Chijin no ai del 1924. Il testo può essere letto come un “romanzo urbano” (toshi shōsetsu) in cui spazio letterario e topografia sono intersecati e indisgiungibili: i luoghi sono la manifestazione concreta sulla pagina letteraria del processo di modernità e occidentalizzazione – o della critica ad esso – che l’autore ha voluto esprimere. Tre sono le dimensioni analizzate per decifrare i messaggi trasmessi dallo spazio urbano nel testo: quella simbolica rappresentata dalla casa o dai luoghi pubblici, legati a ideologie, istituzioni, o particolari contesti sociali; quella paradigmatica, cioè l’insieme di opposizioni città/campagna, dentro/fuori, centro/periferia; quella sintagmatica, ovvero i sistemi di trasporti, la rete stradale, le zone residenziali e le loro connessioni. In Chijin no ai tutte e tre le dimensioni sono presenti e punti cardinali di ogni sforzo interpretativo.