Il saggio esamina l'atteggiamento dei vescovi di Francia e Italia di fronte alla enciclica Pascendi dominici gregis (datata 8 settembre 1907), con la quale Pio X condannò il modernismo cattolico come la sintesi di tutte le eresie. Lo studio si fonda in particolare sull'esame della corrispondenza con la Santa Sede in quei frangenti e delle lettere pastorali e degli altri documenti pubblicati nell'occasione. La portata amplissima e radicale della condanna sancita con la Pascendi impose alle gerarchie ecclesiastiche un’uniformità che spaziava dalla dottrina e dalla teologia alla disciplina nella Chiesa e ai comportamenti nella società. Primo effetto del nuovo clima - anticipato dal decreto del Sant'Ufficio, Lamentabili sane exitu, di cui il saggio esamina le specificità che lo legavano all'ambiente del cattolicesimo francese - e affermato nettamente con l’enciclica, fu l’adesione larghissima dell’episcopato alle condanne (con rarissime espressioni di riserve): non tanto e non sempre in modo puntuale rispetto ai contenuti del modernismo riprovati dalla Pascendi, ma comunque in forme corrispondenti all’habitus teologico e più in generale a quello ecclesiastico che essa suscitò. I casi in cui l’enciclica fu passata sotto silenzio da vescovi diocesani di Francia o d'Italia risultano pochi, e quasi sempre motivabili non come espressioni di un dissenso ideologico nei confronti dell’antimodernismo papale, ma piuttosto come segno di un diverso ordine di priorità in relazione alle condizioni della propria Chiesa diocesana.

La Pascendi «equivale all’opera paziente e laboriosa di un Sinodo Ecumenico». La prima ricezione da parte dei vescovi di Francia e Italia

VIAN, Giovanni
2010-01-01

Abstract

Il saggio esamina l'atteggiamento dei vescovi di Francia e Italia di fronte alla enciclica Pascendi dominici gregis (datata 8 settembre 1907), con la quale Pio X condannò il modernismo cattolico come la sintesi di tutte le eresie. Lo studio si fonda in particolare sull'esame della corrispondenza con la Santa Sede in quei frangenti e delle lettere pastorali e degli altri documenti pubblicati nell'occasione. La portata amplissima e radicale della condanna sancita con la Pascendi impose alle gerarchie ecclesiastiche un’uniformità che spaziava dalla dottrina e dalla teologia alla disciplina nella Chiesa e ai comportamenti nella società. Primo effetto del nuovo clima - anticipato dal decreto del Sant'Ufficio, Lamentabili sane exitu, di cui il saggio esamina le specificità che lo legavano all'ambiente del cattolicesimo francese - e affermato nettamente con l’enciclica, fu l’adesione larghissima dell’episcopato alle condanne (con rarissime espressioni di riserve): non tanto e non sempre in modo puntuale rispetto ai contenuti del modernismo riprovati dalla Pascendi, ma comunque in forme corrispondenti all’habitus teologico e più in generale a quello ecclesiastico che essa suscitò. I casi in cui l’enciclica fu passata sotto silenzio da vescovi diocesani di Francia o d'Italia risultano pochi, e quasi sempre motivabili non come espressioni di un dissenso ideologico nei confronti dell’antimodernismo papale, ma piuttosto come segno di un diverso ordine di priorità in relazione alle condizioni della propria Chiesa diocesana.
2010
La condanna del modernismo. Documenti, interpretazioni, conseguenze
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