Nella modernità, e in particolar modo nel secolo appena trascorso, per effetto di un processo di crescente affinamento e complicazione dello “spazio” psichico-mentale dell’uomo e a seguito delle sconvolgenti trasformazioni storico-sociali e tecnico-scientifiche, la melanconia e altre “derive dell’anima” – angoscia, disperazione, noia, mania, ossessione – sono assurte alla dimensione di un fenomeno epocale e divenute esplicito e centrale tema di studio ed elaborazione non solo per la medicina e la psicoanalisi, ma anche per alcuni tra i più grandi e innovativi filosofi, artisti, letterati. Se le derive dell’anima sono squilibrio, possono però esserlo nel peggiore come nel migliore senso del termine: coprono infatti un arco che va dalla patologica destrutturazione di chi non giunge ad avere consistenza personale e carattere e imbocca la deludente scorciatoia di un’artificiosa e velleitaria inautenticità, al fecondo disadattamento di chi, pur non sottraendosi al duro confronto con le leggi della realtà e del tempo, in qualche misura le sabota e ribalta e proprio per questo attinge risultati di singolare originalità e creatività, tanto significativi per tutti da imporsi anche ai supposti “sani” come modello di un possibile nuovo ordine delle cose. Intento del libro è quello di offrire un contributo trasversale e interdisciplinare al compito urgente e appassionante di “dissodare” alcune tra le più rilevanti valenze e accezioni delle derive dell’anima

Derive. Figure della soggettività

ADINOLFI, Isabella;GALZIGNA, Mario
2010-01-01

Abstract

Nella modernità, e in particolar modo nel secolo appena trascorso, per effetto di un processo di crescente affinamento e complicazione dello “spazio” psichico-mentale dell’uomo e a seguito delle sconvolgenti trasformazioni storico-sociali e tecnico-scientifiche, la melanconia e altre “derive dell’anima” – angoscia, disperazione, noia, mania, ossessione – sono assurte alla dimensione di un fenomeno epocale e divenute esplicito e centrale tema di studio ed elaborazione non solo per la medicina e la psicoanalisi, ma anche per alcuni tra i più grandi e innovativi filosofi, artisti, letterati. Se le derive dell’anima sono squilibrio, possono però esserlo nel peggiore come nel migliore senso del termine: coprono infatti un arco che va dalla patologica destrutturazione di chi non giunge ad avere consistenza personale e carattere e imbocca la deludente scorciatoia di un’artificiosa e velleitaria inautenticità, al fecondo disadattamento di chi, pur non sottraendosi al duro confronto con le leggi della realtà e del tempo, in qualche misura le sabota e ribalta e proprio per questo attinge risultati di singolare originalità e creatività, tanto significativi per tutti da imporsi anche ai supposti “sani” come modello di un possibile nuovo ordine delle cose. Intento del libro è quello di offrire un contributo trasversale e interdisciplinare al compito urgente e appassionante di “dissodare” alcune tra le più rilevanti valenze e accezioni delle derive dell’anima
2010
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