Se l’edificazione del moderno stato nazionale giapponese successivamente alla Restaurazione Meiji del 1868 si fondo’ su un’idea di ‘popolo’ ispirata al mito dell’omogeneita’, l’acquisizione di territori d’oltremare diede vita a un impero plurietnico all’interno del quale la convivenza tra popolazioni diverse e la comune condizione di sudditi imperiali vennero a essere giustificate sulla base della teoria del dôbun dôshu (stessa cultura, stessa razza). Il passaggio dal particolarismo proprio della concezione di nazione monorazziale all’idea universale di impero plurietnico insinuò una serie di contraddizioni che caratterizzarono tutta l’avventura coloniale nipponica. Ad esempio, se cio’ implico’ una “dissociazione dall’Asia” (formulata gia’ nel 1885 e poi attuata con l’annessione di Taiwan nel 1895) cui spesso le popolazioni assoggettate guardarono come un tradimento della “comune identita’ asiatica”, la politica di assimilazione (dôka) applicata nelle colonie si fondo’ invece sull’idea di una condivisione patrimonio etnico-culturale. asiatico da parte di tutti i popoli dell’Asia Orientale, chiamati a riunirsi per combattere l’imperialismo “bianco”. Nel corso della sua avventura coloniale, il Giappone fu quindi impegnato nella costante ricerca di formulazioni teoriche capaci di conciliare il mito dell’esclusivita’ del popolo giapponese con la politica di assimilazione imposta nei territori occupati.
Dalla nazione all’impero: teoria e pratiche del colonialismo giapponese
CAROLI, Rosa
2009-01-01
Abstract
Se l’edificazione del moderno stato nazionale giapponese successivamente alla Restaurazione Meiji del 1868 si fondo’ su un’idea di ‘popolo’ ispirata al mito dell’omogeneita’, l’acquisizione di territori d’oltremare diede vita a un impero plurietnico all’interno del quale la convivenza tra popolazioni diverse e la comune condizione di sudditi imperiali vennero a essere giustificate sulla base della teoria del dôbun dôshu (stessa cultura, stessa razza). Il passaggio dal particolarismo proprio della concezione di nazione monorazziale all’idea universale di impero plurietnico insinuò una serie di contraddizioni che caratterizzarono tutta l’avventura coloniale nipponica. Ad esempio, se cio’ implico’ una “dissociazione dall’Asia” (formulata gia’ nel 1885 e poi attuata con l’annessione di Taiwan nel 1895) cui spesso le popolazioni assoggettate guardarono come un tradimento della “comune identita’ asiatica”, la politica di assimilazione (dôka) applicata nelle colonie si fondo’ invece sull’idea di una condivisione patrimonio etnico-culturale. asiatico da parte di tutti i popoli dell’Asia Orientale, chiamati a riunirsi per combattere l’imperialismo “bianco”. Nel corso della sua avventura coloniale, il Giappone fu quindi impegnato nella costante ricerca di formulazioni teoriche capaci di conciliare il mito dell’esclusivita’ del popolo giapponese con la politica di assimilazione imposta nei territori occupati.File | Dimensione | Formato | |
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