Il confronto con alcuni luoghi significativi dell'opera di Dostoevskij consente di mettere in relazione l'ambito del sogno con quello della verità e dell'autenticità dell'esistenza. In particolare, viene indagata la possibilità che, in Dostoevskij, il nichilismo e la negatività dell'esistenza possano appartenere essi stessi alla dimensione onirica: un "sogno" dal quale i mortali possono, purché ne siano consapevoli, ridestarsi.
"Dopo il mio sogno ho perso le parole": vita onirica e verità dell'esistenza.
BRIANESE, Giorgio
2011-01-01
Abstract
Il confronto con alcuni luoghi significativi dell'opera di Dostoevskij consente di mettere in relazione l'ambito del sogno con quello della verità e dell'autenticità dell'esistenza. In particolare, viene indagata la possibilità che, in Dostoevskij, il nichilismo e la negatività dell'esistenza possano appartenere essi stessi alla dimensione onirica: un "sogno" dal quale i mortali possono, purché ne siano consapevoli, ridestarsi.File in questo prodotto:
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