Con la nascita del moderno stato nazionale e lo sviluppo di una politica espansionistica, il debito morale e culturale che il Giappone aveva contratto nei confronti della Cina fu sostituito da una progressiva confutazione del primato cinese, che ebbe il suo epilogo nella guerra contro l’Impero Qing del 1894-95. La guerra rappresentò infatti un passaggio cruciale nella storia dei paesi coinvolti nelle ostilità, così come nel processo di definizione di un nuovo ordine in Asia Orientale e di nuovi equilibri politici internazionali, ed è in genere considerata come il momento in cui il Giappone fece il suo ingresso ufficiale nella competizione mondiale, dando inizio alla sua avventura espansionistica. L’annessione di Taiwan nel 1895, infatti, costituì il bottino di una guerra che umiliò la Cina e sancì, in modo pressoché definitivo, lo spostamento del baricentro in Asia Orientale a favore del Giappone. Oltre a stabilire a chi spettasse l’egemonia nella regione, lo scontro militare servì anche a liquidare definitivamente la Cina da quel centro che essa aveva a lungo occupato nella gerarchia interstatale asiatico orientale, così come nell’immaginario dei giapponesi.
La Cina reinventata dal Giappone Meiji
CAROLI, Rosa
2004-01-01
Abstract
Con la nascita del moderno stato nazionale e lo sviluppo di una politica espansionistica, il debito morale e culturale che il Giappone aveva contratto nei confronti della Cina fu sostituito da una progressiva confutazione del primato cinese, che ebbe il suo epilogo nella guerra contro l’Impero Qing del 1894-95. La guerra rappresentò infatti un passaggio cruciale nella storia dei paesi coinvolti nelle ostilità, così come nel processo di definizione di un nuovo ordine in Asia Orientale e di nuovi equilibri politici internazionali, ed è in genere considerata come il momento in cui il Giappone fece il suo ingresso ufficiale nella competizione mondiale, dando inizio alla sua avventura espansionistica. L’annessione di Taiwan nel 1895, infatti, costituì il bottino di una guerra che umiliò la Cina e sancì, in modo pressoché definitivo, lo spostamento del baricentro in Asia Orientale a favore del Giappone. Oltre a stabilire a chi spettasse l’egemonia nella regione, lo scontro militare servì anche a liquidare definitivamente la Cina da quel centro che essa aveva a lungo occupato nella gerarchia interstatale asiatico orientale, così come nell’immaginario dei giapponesi.I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.