In ricordo di un appassionato studioso, fra l’altro, del folclore abruzzese, vengono esaminati i sonetti che Giuseppe Gioachino Belli dedicò agli abruzzesi, concentrati sulle figure degli zampognari e dei suonatori dei violini che scendevano a Roma specialmente nel periodo natalizio, e su cui Belli dà importanti ragguagli in nota, sviluppati nello studio con altre informazioni sul genere dimenticato delle carciofolate; nella varietà degli accenti dei sonetti, è comunque ravvisabile il passaggio dai primi sonetti, in cui il poeta sorride della rozzezza di quei musicisti da strada, a sonetti più maturi, in cui si immedesima nei sentimenti di tenerezza che una popolana prova ascoltando le pastorali natalizia nel dormiveglia.
«Piferari» e «carciofolà»: note abruzzesi nei sonetti di Belli.
GIBELLINI, Pietro
2013-01-01
Abstract
In ricordo di un appassionato studioso, fra l’altro, del folclore abruzzese, vengono esaminati i sonetti che Giuseppe Gioachino Belli dedicò agli abruzzesi, concentrati sulle figure degli zampognari e dei suonatori dei violini che scendevano a Roma specialmente nel periodo natalizio, e su cui Belli dà importanti ragguagli in nota, sviluppati nello studio con altre informazioni sul genere dimenticato delle carciofolate; nella varietà degli accenti dei sonetti, è comunque ravvisabile il passaggio dai primi sonetti, in cui il poeta sorride della rozzezza di quei musicisti da strada, a sonetti più maturi, in cui si immedesima nei sentimenti di tenerezza che una popolana prova ascoltando le pastorali natalizia nel dormiveglia.File | Dimensione | Formato | |
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