La rilettura delle poesie di Pavese attraverso le categorie temporali evidenzia, già in Lavorare stanca, l’emergere e l’imporsi di un presente evocativo rispetto alle progettualità narrative di partenza. L’analisi individua poi la saldatura fra la categoria di ‘ritmo’ come centrale nella scrittura pavesiana e quella di ‘ritmo’ come dimensione della vita sia interiore che fisica. In entrambe le valenze la categoria in questione va a confluire in quella di ‘tempo’, che già in alcune delle poesie di Lavorare stanca scritte a partire dal 1937 verrà a cristallizzarsi nella figura della donna. Nelle ultime due raccolte, la poesia di Pavese esprimerà in assoluta trasparenza la serie di equivalenze che stringono in unità la donna, la vita, la morte, il tempo.
"Una magra ragazza selvatica". Il tempo e la donna nei versi di Cesare Pavese
RUSI, Michela
2008-01-01
Abstract
La rilettura delle poesie di Pavese attraverso le categorie temporali evidenzia, già in Lavorare stanca, l’emergere e l’imporsi di un presente evocativo rispetto alle progettualità narrative di partenza. L’analisi individua poi la saldatura fra la categoria di ‘ritmo’ come centrale nella scrittura pavesiana e quella di ‘ritmo’ come dimensione della vita sia interiore che fisica. In entrambe le valenze la categoria in questione va a confluire in quella di ‘tempo’, che già in alcune delle poesie di Lavorare stanca scritte a partire dal 1937 verrà a cristallizzarsi nella figura della donna. Nelle ultime due raccolte, la poesia di Pavese esprimerà in assoluta trasparenza la serie di equivalenze che stringono in unità la donna, la vita, la morte, il tempo.File | Dimensione | Formato | |
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