L’A. considera i Sonetti innanzitutto come documento attendibile e anzi prezioso delle pratiche devozionali della plebe e in genere della vita religiosa nella Roma del suo tempo: all’intento documentario si mescola però anche la spinta satirica di Belli, ora convogliata nel solco del divertimento pasquinesco, ora legata alla personale attitudine di cattolico razionalista e al suo serio moralismo: ecco dunque la rappresentazione della devozione popolare degenerante spesso il superstizione, la critica alla condotta discutibile del clero, con particolare insistenza su frati e prelati, la disinvoltura con cui si coniugano sesso e pietas, il dileggio sul culto delle reliquie e su agiografie inverosimili, la rivisitazione della Sacra scrittura, il facile passaggio dal peccato alla confessione. Ne esce insomma un affresco della pratica religiosa di una città dove i riti sacri permeano la vita quotidiana, e la visione di un figlio della Chiesa che non esita a criticare la condotta inadeguata del clero e a interrogare anche se stesso sui misteri della fede.

Prefazione a "La letteratura e il sacro. vol. II"

GIBELLINI, Pietro
2011-01-01

Abstract

L’A. considera i Sonetti innanzitutto come documento attendibile e anzi prezioso delle pratiche devozionali della plebe e in genere della vita religiosa nella Roma del suo tempo: all’intento documentario si mescola però anche la spinta satirica di Belli, ora convogliata nel solco del divertimento pasquinesco, ora legata alla personale attitudine di cattolico razionalista e al suo serio moralismo: ecco dunque la rappresentazione della devozione popolare degenerante spesso il superstizione, la critica alla condotta discutibile del clero, con particolare insistenza su frati e prelati, la disinvoltura con cui si coniugano sesso e pietas, il dileggio sul culto delle reliquie e su agiografie inverosimili, la rivisitazione della Sacra scrittura, il facile passaggio dal peccato alla confessione. Ne esce insomma un affresco della pratica religiosa di una città dove i riti sacri permeano la vita quotidiana, e la visione di un figlio della Chiesa che non esita a criticare la condotta inadeguata del clero e a interrogare anche se stesso sui misteri della fede.
2011
La letteratura e il sacro. vol. II
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