A un certo momento della vita l’orizzonte quotidiano può non bastare. La consuetudine con i luoghi delle proprie radici è un vincolo dinamico, che evolve, si trasforma. Il senso più profondo della mobilità è un tutt’uno con le procedure della conoscenza, dell’accumulo di esperienze necessarie non solo alla semplice sopravvivenza, ma anche alle componenti più complesse della soggettività in rapporto alle strutture sociali. Mobilità, orizzonti e luoghi sono l’abecedario per definire una cartografia di base, la prima pagina di quell’atlante esistenziale che ogni individuo inizia fin dalla più tenera età a costruire per cogliere la sua posizione nel mondo. Ogni breve spostamento dalla residenza abituale che non sia legato ai modi e ai tempi della consuetudine quotidiana, presenta già il nucleo fondativo dell’erranza, dello spostarsi per curiosità, della coscienza del muoversi che allontana dagli scenari abituali. Oggi più che mai appare evidente lo stretto legame tra le varie tipologie di mobilità vicinali e le più memorabili esperienze che trasgrediscono (in senso letterale) i confini della territorialità domestica. Il testo affronta il caso di un viaggiatore-emigrante, consapevole della sua esperienza di scoperta. La ricerca di lavoro era solo un pretesto per colmare la sua innata curiosità del mondo.

'Il mondo là fuori mi sta aspettando'. Dall'altrove sognato alle geografie della memoria

Francesco Vallerani
2020-01-01

Abstract

A un certo momento della vita l’orizzonte quotidiano può non bastare. La consuetudine con i luoghi delle proprie radici è un vincolo dinamico, che evolve, si trasforma. Il senso più profondo della mobilità è un tutt’uno con le procedure della conoscenza, dell’accumulo di esperienze necessarie non solo alla semplice sopravvivenza, ma anche alle componenti più complesse della soggettività in rapporto alle strutture sociali. Mobilità, orizzonti e luoghi sono l’abecedario per definire una cartografia di base, la prima pagina di quell’atlante esistenziale che ogni individuo inizia fin dalla più tenera età a costruire per cogliere la sua posizione nel mondo. Ogni breve spostamento dalla residenza abituale che non sia legato ai modi e ai tempi della consuetudine quotidiana, presenta già il nucleo fondativo dell’erranza, dello spostarsi per curiosità, della coscienza del muoversi che allontana dagli scenari abituali. Oggi più che mai appare evidente lo stretto legame tra le varie tipologie di mobilità vicinali e le più memorabili esperienze che trasgrediscono (in senso letterale) i confini della territorialità domestica. Il testo affronta il caso di un viaggiatore-emigrante, consapevole della sua esperienza di scoperta. La ricerca di lavoro era solo un pretesto per colmare la sua innata curiosità del mondo.
2020
L'incanto del viaggiatore. Diari (1957-1967) e ricordi di un emigrante
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Dall'altrove sognato alle geografie della memoria 2020.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione dell'editore
Licenza: Accesso gratuito (solo visione)
Dimensione 101.01 kB
Formato Adobe PDF
101.01 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10278/3730214
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact