A volte la risposta arriva dall’universo dei writers, e non ci sono dubbi: sì, è da preservare. A Quattordio (Al) si possono ammirare opere davvero notevoli, eseguite con la padronanza dei Master newyorkesi negli Anni Ottanta, precisamente nel 1984: lì si trovarono catapultati infatti Rammellzee, Phase2, Delta2 ed Ero, in occasione della mostra Arte di Frontiera, curata da Francesca Alinovi a Bologna. Il restauro è cominciato in occasione di QUA, Quattordio Urban Art, un evento organizzato da Stradedarts che ha coinvolto dieci tra i più abili writers italiani e il newyorkese Kool Koor, i quali -mentre si svolgevano le prove e l’inizio dell’intervento sui pezzi storici- hanno dipinto dieci nuovi muri dando vita ad un museo a cielo aperto. Il progetto ha comportato lo studio dei pezzi, dell’intonaco, del fondale e della pellicola pittorica, e di materiali che hanno permesso di intervenire per fermare il degrado pur rispettando il gesto, il tratto, la materia, e l’idea di opere nate per essere effimere per essere solo in seguito riconosciute come un punto di partenza di un importante movimento che continua ad evolvere a livello internazionale. Il lavoro è consistito nella pulitura, e nel consolidamento del fondo e della pellicola pittorica -oggi particolarmente compromessa a causa di una stesura di fondo dove il legante si è fortemente degradato- utilizzando le nanotecnologie, in particolare nanorestoregel ® per le prove di pulitura e nanosilici per il consolidamento. L’ intervento è stato supportato da controlli prima, durante e dopo l’intervento, con analisi chimico fisiche realizzate dall’Università Cà Foscari e dal Politecnico di Milano; la diagnostica (FT IR, tg-dsc e gsmc) è stata fondamentale per poter scegliere la nanotecnologia più adatta in base alla composizione della materia sulla quale siamo intervenuti. Non abbiamo fatto tornare il graffito alle origini, rispettando principalmente l’istanza storica e l’invecchiamento dei materiali. (1) (2)

Restaurare opere di writing? Restauro di un graffito del 1984

Alessandra Carrieri
Writing – Original Draft Preparation
;
Francesca Caterina Izzo
Writing – Review & Editing
;
Austin Nevin
Writing – Review & Editing
2020-01-01

Abstract

A volte la risposta arriva dall’universo dei writers, e non ci sono dubbi: sì, è da preservare. A Quattordio (Al) si possono ammirare opere davvero notevoli, eseguite con la padronanza dei Master newyorkesi negli Anni Ottanta, precisamente nel 1984: lì si trovarono catapultati infatti Rammellzee, Phase2, Delta2 ed Ero, in occasione della mostra Arte di Frontiera, curata da Francesca Alinovi a Bologna. Il restauro è cominciato in occasione di QUA, Quattordio Urban Art, un evento organizzato da Stradedarts che ha coinvolto dieci tra i più abili writers italiani e il newyorkese Kool Koor, i quali -mentre si svolgevano le prove e l’inizio dell’intervento sui pezzi storici- hanno dipinto dieci nuovi muri dando vita ad un museo a cielo aperto. Il progetto ha comportato lo studio dei pezzi, dell’intonaco, del fondale e della pellicola pittorica, e di materiali che hanno permesso di intervenire per fermare il degrado pur rispettando il gesto, il tratto, la materia, e l’idea di opere nate per essere effimere per essere solo in seguito riconosciute come un punto di partenza di un importante movimento che continua ad evolvere a livello internazionale. Il lavoro è consistito nella pulitura, e nel consolidamento del fondo e della pellicola pittorica -oggi particolarmente compromessa a causa di una stesura di fondo dove il legante si è fortemente degradato- utilizzando le nanotecnologie, in particolare nanorestoregel ® per le prove di pulitura e nanosilici per il consolidamento. L’ intervento è stato supportato da controlli prima, durante e dopo l’intervento, con analisi chimico fisiche realizzate dall’Università Cà Foscari e dal Politecnico di Milano; la diagnostica (FT IR, tg-dsc e gsmc) è stata fondamentale per poter scegliere la nanotecnologia più adatta in base alla composizione della materia sulla quale siamo intervenuti. Non abbiamo fatto tornare il graffito alle origini, rispettando principalmente l’istanza storica e l’invecchiamento dei materiali. (1) (2)
2020
Supporto e(’) Immagine - Problematiche di consolidamento e di conservazione dei supporti nei dipinti contemporanei
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