È questa una nuova edizione, in una veste totalmente riveduta e corretta, di uno dei classici più negletti del neoidealismo italiano, opera in cui il filosofo di Conversano sviluppa per la prima volta in maniera ampia e organica il suo particolare sistema filosofico. Donato Jaja, spesso sbrigativamente liquidato come un semplice propugnatore dell’hegelismo di marca spaventiana, o, al più, definito come quell’essenziale ponte di passo tra la riforma hegeliana di Bertrando Spaventa e l’idealismo attuale di Giovanni Gentile, dà qui invece ulteriore riprova dell’originalità della sua speculazione filosofica. Lavoro tormentato e frutto di anni e anni di riflessioni, Sentire e pensare rappresenta una raffinata indagine intorno al problema della conoscenza, in cui Jaja, confrontandosi anche con le realtà filosofiche a lui contemporanee, in primis il positivismo di Herbert Spencer, elabora una radicale riforma della gnoseologia di Immanuel Kant, vista come la vera chiave di volta di tutta la storia della filosofia; gnoseologia di cui viene enfatizzata la produttività del pensiero e che dunque per lo Jaja rappresenta il punto di partenza indispensabile per giungere alla formulazione dell’idealismo nuovo. Di qui il fondamentale primo passo per giungere ad una concezione del mondo come conoscere, un conoscere che è esso stesso essenza immanente del reale. In poche parole, si tratta di un testo fondamentale per comprendere uno degli snodi teoretici determinanti della grande stagione neoidealistica italiana.

Sentire e pensare. L'idealismo nuovo e la realtà

Amedeo Roncato
2018-01-01

Abstract

È questa una nuova edizione, in una veste totalmente riveduta e corretta, di uno dei classici più negletti del neoidealismo italiano, opera in cui il filosofo di Conversano sviluppa per la prima volta in maniera ampia e organica il suo particolare sistema filosofico. Donato Jaja, spesso sbrigativamente liquidato come un semplice propugnatore dell’hegelismo di marca spaventiana, o, al più, definito come quell’essenziale ponte di passo tra la riforma hegeliana di Bertrando Spaventa e l’idealismo attuale di Giovanni Gentile, dà qui invece ulteriore riprova dell’originalità della sua speculazione filosofica. Lavoro tormentato e frutto di anni e anni di riflessioni, Sentire e pensare rappresenta una raffinata indagine intorno al problema della conoscenza, in cui Jaja, confrontandosi anche con le realtà filosofiche a lui contemporanee, in primis il positivismo di Herbert Spencer, elabora una radicale riforma della gnoseologia di Immanuel Kant, vista come la vera chiave di volta di tutta la storia della filosofia; gnoseologia di cui viene enfatizzata la produttività del pensiero e che dunque per lo Jaja rappresenta il punto di partenza indispensabile per giungere alla formulazione dell’idealismo nuovo. Di qui il fondamentale primo passo per giungere ad una concezione del mondo come conoscere, un conoscere che è esso stesso essenza immanente del reale. In poche parole, si tratta di un testo fondamentale per comprendere uno degli snodi teoretici determinanti della grande stagione neoidealistica italiana.
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