Nel 1490 arrivò nel convento di San Marco di Firenze il frate domenicano Girolamo Savonarola, che in breve tempo si fece notare per la sua appassionata predicazione e per la sua azione di riforma religiosa, politica e sociale. Fino al 1498, quando fu impiccato e arso sul rogo, Savonarola fu il grande protagonista di una stagione intensa e controversa, e nel bene e nel male polarizzò su di sé l’attenzione dei fiorentini. Il suo impatto sulla vita cittadina fu talmente forte che attorno a lui si formò un vero e proprio movimento savonaroliano, e che la sua morte non bastò a cancellare la sua eredità religiosa, politica e culturale. Le autorità civili ed ecclesiastiche misero in atto divieti e condanne per sopprimere la memoria del domenicano e tutte le istanze di dissenso ad essa riconducibili, ma nonostante ciò i numerosi seguaci di fra Girolamo continuarono a venerare il loro maestro scomparso, e a diffondere le sue opere, i suoi insegnamenti, e i suoi progetti di riforma. Naturalmente il movimento savonaroliano e il retaggio del frate dovettero confrontarsi con tutti gli sviluppi storici che caratterizzarono il Cinquecento, dalla Riforma alla Controriforma, dalla crisi del repubblicanesimo fiorentino alla definitiva affermazione dell’assolutismo mediceo, e anche l’immagine di fra Girolamo uscì profondamente trasformata dalle congiunture di questo complesso periodo storico.

Savonarola e il savonarolismo

DALL'AGLIO Stefano
2005-01-01

Abstract

Nel 1490 arrivò nel convento di San Marco di Firenze il frate domenicano Girolamo Savonarola, che in breve tempo si fece notare per la sua appassionata predicazione e per la sua azione di riforma religiosa, politica e sociale. Fino al 1498, quando fu impiccato e arso sul rogo, Savonarola fu il grande protagonista di una stagione intensa e controversa, e nel bene e nel male polarizzò su di sé l’attenzione dei fiorentini. Il suo impatto sulla vita cittadina fu talmente forte che attorno a lui si formò un vero e proprio movimento savonaroliano, e che la sua morte non bastò a cancellare la sua eredità religiosa, politica e culturale. Le autorità civili ed ecclesiastiche misero in atto divieti e condanne per sopprimere la memoria del domenicano e tutte le istanze di dissenso ad essa riconducibili, ma nonostante ciò i numerosi seguaci di fra Girolamo continuarono a venerare il loro maestro scomparso, e a diffondere le sue opere, i suoi insegnamenti, e i suoi progetti di riforma. Naturalmente il movimento savonaroliano e il retaggio del frate dovettero confrontarsi con tutti gli sviluppi storici che caratterizzarono il Cinquecento, dalla Riforma alla Controriforma, dalla crisi del repubblicanesimo fiorentino alla definitiva affermazione dell’assolutismo mediceo, e anche l’immagine di fra Girolamo uscì profondamente trasformata dalle congiunture di questo complesso periodo storico.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10278/3712731
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact