Il saggio affronta lo studio, dal punto di vista critico e storico-artistico, delle notizie contenute nella “Pallade Veneta”, il primo periodico lagunare di cronaca urbana, divulgato in forma manoscritta, con cadenza ebdomadaria, almeno dal 1698 al 1751; erede di un’omonima pubblicazione mensile, a destinazione colta, curata fra il gennaio 1687 e il luglio 1688 dal sacerdote Francesco Coli, il foglio, di cui al momento restano ignoti i compilatori, anticipa significativamente il giornalismo cittadino settecentesco, inaugurato dalla celeberrima “Gazzetta Veneta” di Gasparo Gozzi (1760-1761). Malgrado la frammentarietà delle serie conservatesi, lo spoglio sistematico degli esemplari disponibili ha permesso di individuare preziose informazioni, molte delle quali non altrimenti reperibili, pertinenti soprattutto agli ambiti della pittura, della scultura, dell’architettura e della calcografia. I dati emersi, oltre ad accrescere la nostra conoscenza della realtà artistica della Venezia barocca, si sono rivelati utili tanto ai fini dell’aggiornamento delle biografie di numerosi artisti, anche minori, dell’epoca, quanto per la formulazione di nuove assegnazioni e di revisioni attributive.
Una divinità nella bottega dello scrittore. Cronache d’arte tra Sei e Settecento dalla “Pallade Veneta”
Delorenzi Paolo
2017-01-01
Abstract
Il saggio affronta lo studio, dal punto di vista critico e storico-artistico, delle notizie contenute nella “Pallade Veneta”, il primo periodico lagunare di cronaca urbana, divulgato in forma manoscritta, con cadenza ebdomadaria, almeno dal 1698 al 1751; erede di un’omonima pubblicazione mensile, a destinazione colta, curata fra il gennaio 1687 e il luglio 1688 dal sacerdote Francesco Coli, il foglio, di cui al momento restano ignoti i compilatori, anticipa significativamente il giornalismo cittadino settecentesco, inaugurato dalla celeberrima “Gazzetta Veneta” di Gasparo Gozzi (1760-1761). Malgrado la frammentarietà delle serie conservatesi, lo spoglio sistematico degli esemplari disponibili ha permesso di individuare preziose informazioni, molte delle quali non altrimenti reperibili, pertinenti soprattutto agli ambiti della pittura, della scultura, dell’architettura e della calcografia. I dati emersi, oltre ad accrescere la nostra conoscenza della realtà artistica della Venezia barocca, si sono rivelati utili tanto ai fini dell’aggiornamento delle biografie di numerosi artisti, anche minori, dell’epoca, quanto per la formulazione di nuove assegnazioni e di revisioni attributive.File | Dimensione | Formato | |
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