Between Inside and Outside: Projects of Visual Research inside Italian Prisons

This article presents two separate experiences in doing research inside detention centers that are located in two Italian cities. The aim of the article is to discuss how the use of a video camera as a research tool can influence the research context in a situation openly and deeply marked by impotence and disempowerment. Our argument is that besides giving the inmates an instrument to communicate beyond the prison, the use of visual media exacerbates specific aspects that according to the existing literature often occur when doing fieldwork in confinement spaces.

L'articolo mette a confronto due diverse esperienze di ricerca all'interno di centri di detenzione italiani: quella portata avanti da V.Bonifacio nelle carceri di Monza e Bollate, e quella portata avanti da R.Schillaci nel carcere femminile di Torino. Lo scopo dell'articolo è quello di analizzare il modo in cui l'utilizzo della telecamera come strumento di ricerca agisce sul contesto in condizioni apertamente contraddistinte da impotenza e mancanza di autonomia personale. La nostra tesi è che nonostante la telecamera possa fornire ai soggetti uno strumento per comunicare oltre i limiti imposti dalla loro condizione di prigionieri, il suo utilizzo all'interno del carcere enfatizza le difficoltà che secondo la letteratura antropologica esistente caratterizzano di per sé il lavoro di campo in questi luoghi, rendendo l'incontro tra l'antropologo e i soggetti della ricerca complesso e percorso da numerose tensioni.